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sabato 30 luglio 2016

Ombre - 326

Trump è ossessionato, oppure “ci marcia”. Ma l’Fbi annuncia un’ “ondata jihadista” in Europa, via immigrazione di massa incontrollata. Magari l’Fbi si sbaglia, si spera. Ma non siamo tenuti e crederle?

I media italiani sono per Hillary: è la più decente, ed è donna. Sono cioè per il partito Democratico. Ma nella politica italiana sono (quasi) tutti contro Renzi e il partito Democratico. Come la mettiamo?

I sondaggi saranno sbagliati a danno di Hillary Clinton, che Trump strabatterebbe. La prima donna candidata a presidente, la politica di più lungo corso e vasta esperienza, interna e internazionale, la moglie del presidente del lungo boom, com’è possibile. Ma i benpensati sbagliano a liquidare Trump per un volgare maneggione e la sua America per un cesso. Intanto è un concorrente di tanta virtù, temibile.  

“Dov’è Dio, se nel mondo c’è il male?” è il commento del papa a Auschwitz. Dovrebbe essere una bestemmia, ma può essere una scoperta. Non è mai troppo tardi?

Non è ancora agosto e la neo sindaca di Roma si è già squagliata. Dov’è, cosa fa, cosa ha fatto dopo il selfie col papa. Sì, i topi da fotografia adi Tor Bella Monaca, e poi?

C’è per la sindaca di Roma Raggi la stessa rispettosa devozione che ci fu vent’anni fa a Roma per la Pivetti presidente della Cemera – quella col velo nero e le mani giunte. Da parte degli stessi ambienti “filosofici”, da “Micromega” a “Repubblica”. Ci sono ancora uomini che amano le donne.

L’Olimpiade 2024, di cui la sindaca di Roma non sa e non le interessa nulla, ha testimoni del calibro di Muti, Benigni, Armani, Agnelli e altri tipi noti in tutto il mondo. Le stelle in politica iluminano poco, un po’ di campanile.

Però proteggono. Per molto meno l’assessora Muraro sarebbe stata azzannata a morte dalle cronache romane e anzi già agli arresti, fosse stata con Alemanno, o anche col Marino seconda fase.

“Non è guerra di religione, è per il denaro”, dice il papa dei preti assassinati. Se lo dice lui. Ma lo dice ex cathedra, dobbiamo credergli?
Può darsi pure che a Rouen cercassero le elemosine.

È pur vero che un pontefice non è altro che un costruttore di ponti. Ma Francesco è di più. Non era preoccupato i effetti il papa mentre commentava le ultime stragi. Era anzi sorridente, contento di se stesso – “gliel’ho fatta”. In linguaggio francescano, si direbbe giocondo.

“Dalle Filippine alla Turchia, quattrocento omicidi di religiosi in quindici anni”. Ma non lo sapevamo, il Vaticano non tiene la contabilità – roba da commercianti, volgare. Tutti i (quasi) quattrocento assassini sono starti perpetrati da islamici.
Ai (quasi) quattrocento religiosi vanno aggiunte le migliaia di cristiani sterminati in Pakistan e dintorni. A tiro singolo e in massa.

Greco provvederà, benché in barca”, scriveva questo sito in “Ombre” del 22 luglio, a proposito del ricorso dell’ex “salotto buono” milanese contro la nuova proprietà del “Corriere della sera”. E Greco pronto ha provveduto, l’inchiesta è aperta, Cairo stia avvisato.

Attorno a Schwazer c’è una tale turpitudine che si fatica a crederci – Schwazer è il più pulito…. Però c’è. Solo Sebastian Coe e i suoi danti causa fanno i moralisti. È una vera atletica della corruzione.

Putin ha drogato tutti i suoi atleti, ha avvelenato tutte le oppositrici, bombarda gli ospedali e le scuole in Siria, e spia Hillary Clinton, per conto di Trump. Com’è possibile? Crederci, cioè. Notizie di guerra, si sa, ma fino a che punto?

L’oltranzista Trump non minaccia nessuno, non rispolvera la guerra fredda. È una costante della politica Usa: i democratici sono più bellicosi dei repubblicani, i Bush esclusi. Basti pensare a Hiroshima e al Vietnam.- oltre che, fortunatamente, alle due guerre mondiali. E dunque il mondo per chi dovrebbe votare?

Francesco Merlo, una carriera di moralista, al “Corriere della sera” prima poi di “Repubblica”, in sostituzione di Maltese, altro grande moralista, che ha fatto fortuna a Strasburgo, prende 240 mila euro dalla Rai per una “strategia offerta informativa”. Senza vergogna, nemmeno del suo giornale, che anzi copre lo scandalo – quantum mutatus ab illo!

Ma non è solo “Repubblica” a nascondere lo scandalo delle prebende Rai, la cosa è rapidamente scomparsa da ogni giornale. Anzi, i castisti si sono già dati un altro  obiettivo scandaloso, i 5 Stelle.
La corruzione è soprattutto forte dell’anticorruzione – la mafia dell’antimafia, il doping dell’antidoping.

Nial Ferguson ha scoperto che il successo di Trump viene dal “potere della paranoia”. Che infetta gli americani, dice, dal Settecento – e perché perdersi i Puritani, paranoici al massimo? È cosi che gli Usa sono diventati, ormai da un secolo, i più ricchi e potenti al mondo.

Questo Ferguson è “un giornalista britannico” (sarà scozzese? irlandese?)  che a quarant’anni è diventato professore di storia. Negli Usa. Anzi, proprio a Harvard. Successore di Kisisnger. Senza paranoia?.

Di Monaco dopo Nizza sgomenta, dopo i morti, l’imprevidenza. La polizia arriva a venti minuti dall’allarme. Non in assetto da guerra. Mentre quattromila telefonate intasano i centralini della Polizia– nessun dispositivo selettivo è previsto per le crisi acute. Il ragazzo persiano non è il primo in Germania, dove altre volte gli adolescenti hanno ucciso i coetanei a diecine. Era in cura da uno psichiatra , ma senza effetto. L’Europa non si prende sul serio.

Un quarto delle donne in Italia non fa figli, una su quattro. Il 14 per cento negli Usa. Il 10 per cento in Francia, una su dieci. Dove sono donne meno libere?

È il lavoro? Una donna su due in Italia non è sul mercato del lavoro. Tre su quattro negli Usa e in Francia.

“Sono un uomo libero”, proclama Borriello ai fotografi che lo immortalano con l’ex fidanzata Belen. Borriello, l’(ex?) centravanti. Potrebbe essere l’inizio della riscossa maschile. Però, partendo da Belen – non è quello che se li tagliava?

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