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domenica 24 luglio 2016

La libertà fa aggio sulla verità

“Al cuore del problema del cosiddetto libero arbitrio non vi è più la riflessione normativa, ma lo studio naturalistico dei meccanismi neuronali della volontà”. Un saggio acuto, oltre che vasto, ma in chiave (forse) ironica: svia molto. Di un solido liberale, anche se scopre Gobetti nell’occasione. Sennò, una ricerca nata morta, benché aggiornatissima: il “cosiddetto” libero arbitrio è brutta bestia. E non ammette zavorra, tanto meno scientifica, cioè pretenziosa.
Con un curiosa – se non è satirica o sardonica – rassegna della scienza contro il libero arbitrio, della neurologia: ogni atto di volontà è uno stimolo elettrico, “ogni nostra azione è involontaria” – roba da ritardato Ottocento (nonché di che svuotare le carceri). Il determinismo della libertà è partita persa, anche se rivive – è cascame del positivismo.
Giorello solo salva la libertà della ricerca – “la libertà fa aggio sulla verità”. Nella formulazione di Feyerabend: “Nostro compito non è «la ricerca della Verità» o «l’esaltazione di Dio», bensì semplicemente – come si dice volessero i sofisti antichi - «trasformare l’argomento più debole in quello più forte», in modo che l’inquietudine della ricerca non venga mai meno”.
Al fondo,  la libertà è un problema perché la democrazia è un problema, la politica cioè. Il governo dell’uomo da parte dell’uomo. In una società di perfettamente eguali non ci sarebbe problema. Giorello ha in materia un altro dubbio dubbio: “Se democazia vuol dire consenso della maggioranza andiamo poco lontano”. La ricerca ne fuoriesce per sua natura, e così la libertà. Giorello sta con Popper, “Poscritto ala Logica della scoperta scientifica”, in quello che chiama “libertarismo piuttosto che liberalismo” – “Voi tutti conoscerete la storia del militare che scoprì che tutto il suo battaglione (a parte lui, naturalmente) non marciava al passo. Io mi trovo costantemente in questa posizione”. Una sorta di naturale anarchismo.
Giulio Giorello, Libertà, Bollati Boringhieri, remainders, pp. 175 € 5,50

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