Cerca nel blog

lunedì 4 giugno 2018

L’immigrazione è gestita

Le statistiche dell’immigrazione sono variate negli ultimi anni molto capricciosamente. Nel 2014 si segnalava al secondo posto per le richieste di asilo la Svezia, con 81 mila domande. L’anno successivo veniva l’Ungheria, con ben 177 mila richieste – da qui la politica restrittiva, con muri , idranti, gas. Nel 2016 era la volta dell’Austria – dove la reazione è stata anche qui forte, di polizia e politica.
Le domande di asilo hanno oscillato mediamente in Europa negli ultimi anni tra l’1,2 e il 2,6 per mille abitanti. Ma con punte bizzarre. In Svezia la pressione è salita nel 2014 al 16,7 per mille. In Ungheria l’anno dopo al 18 per mille. In Austria nel 2016 al 10,3.
La mutevole geografia dell’immigrazione conferma che i flussi vengono gestiti, da mediatori informati, a seconda delle opzioni politiche prevalenti nei paesi di accoglienza. Con poche eccezioni: l’eccezionale flusso di siriani nel 2016-2017, quando la guerra civile era al culmine, dall’Eritrea in passato per la dittatura, dal Pakistan e dal Bangladesh i cristiani perseguitati.
La gestione anonima dei flussi arriva fino alla informazione. Attraverso le ong di settore. In forma di disinformazione: la natura dei migranti (che di fatto sono mogli e figli in prevalenza), il costo dei trasbordi (cifre che in Africa non sono nella disponibilità di nessuno, solo parametrati al grado di meraviglia in Europa: una volta la soglia era 5 mila dollari, ora 10 mila), condizione sociopolitica. 

Nessun commento: