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martedì 5 giugno 2018

Se il governo si vede da Roma

Una giornata qualsiasi a Roma registra non poche stranezze – oltre alle strade dissestate, certificate dal giro d’Italia. L’Atac licenzia 1.300 autisti e operai: ne aveva tanti in soprannumero? e con chi manda i mezzi? La stessa Atac è al fallimento, nel senso del codice civile, davanti al giudice. I giardini prospicienti il Quirinale sono chiusi dal 30 ottobre 2016, quando si avvertì fino a Roma il terremoto di Norcia. Pezzi di mura Aureliane sono essi pure recintati dal terremoto. Senza un minimo intervento di recupero – non si sa nemmeno se lo deve fare il Comune o lo Stato. Molte aiuole e molti alberi nei parchi sono recintati dal 26 febbraio, per la (lieve) nevicata: quasi tutti avrebbero bisogno di interventi lievi di potatura. Parchi e giardini hanno l’erba alta e già mezzo secca. Le pinete di Castelfusano e Castelporziano, che si costeggiano per  andare al mare,sono delle discariche, senza esagerazione. 
Virginia Raggi è sindaca da due anni ma la sua amministrazione è come se non ci fosse. I 5 Stelle, che pure sono chiacchieroni, non solo non fanno nulla: non dicono nulla. Se non amenità. Mandare le pecore e le vacche a pascolare nei parchi, per ridurre il rischio d’incendi nei parchi. Combattere le zanzare con le rondini – con l’idea di rondini, giacché non se ne vedono. Un’assessora che è stata in gita a Malaga ha portato questa soluzione per le buche stradali: stenderci sopra il velo catramato che usa per dare scorrevolezza all’asfalto autostradale – non ha mai fatto il raccordo anulare?
Con la stessa spensieratezza si aspettano due  miliardi dal vicepresidente del consiglio Di Maio con una legge speciale per Roma Capitale. Due o tre, un miliardo in più o in meno non conta. Spensieratezza e quasi allegria, come la impersona la sindaca Raggi. Ma da paura.

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