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mercoledì 11 agosto 2021

Cronache dell’altro mondo - cancellate (134)

La campagna del politicamente corretto, sotto la specie della cancel culture, si estende alle pietre. E agli uccelli. L’università di Wisconsin-Madison ha appena rimosso un grosso masso, estratto nel 1925 e posto su uno zoccolo monumentale come originale monumento in memoria di un geologo rinomato studioso dei depositi glaciali, ed ex presidente dell’università, Thomas Crowder Chamberlin. La Black Student Union e altre organizzazioni hanno chiesto e ottenuto la rimozione perché, per l’inaugurazione, il “Wisconsin State Journal” usò un termine razzista, “negro”, per descrivere larghi ammassi di rocce scure – quello rimosso è bianco.
Il “Washington Post” ha aperto un forum sull’“eredità razzista” di molti uccelli. Dei loro nomi scientifici, spesso catalogati con nomi di “schiavisti, suprematisti e ladri di tombe”, o di chi usava termini razzisti, cioè la “N-word” –la parola “negro”. Il giornale esemplifica col caso del naturalista inglese Alfred Rissell Wallace, che “usava frequentemente la parola N” e ha sei differenti specie di uccelli col suo nome. Ci sono anche uccelli che hanno il nome di gente che lottò per la causa del Sud nella guerra civile, o depredò le tombe di indiani per studi “scientifici”, o comprava e vendeva schiavi.   
Non ci sono stati all’Olimpiade di Tokyo gli attesi gesti di protesta politica degli atleti, non di singoli né delle squadre – nemmeno l’inginocchianento prima delle gare. L’assenza di gesti eclatanti è rilevata nella stampa americana, e addebitata alle politiche restrittive del Cio, il Comitato Olimpico. 

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