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domenica 8 agosto 2021

Camilleri cronista in Sicilia

Geremicca, che nel1997 preparava a Palermo l’edizione locale del quotidiano romano, ebbe l’idea dì invitare a collaborare Camilleri, allora non ancora il mostro sacro che sarebbe diventato con i  film. Sui temi di attualità in Sicilia. Camilleri, che non viveva stabilmente in Sicilia, fu inizialmente riluttante: “La verità non la so raccontare”, obiettava, “c’è più fantasia nella realtà che in tutti i miei romanzi messi assieme”.  Ma poi scrisse trenta articoli, che sono qui raccolti, dal 29 ottobre 1997 al18 aprile 1999 – probabilmente avrebbe gradito l’invito a collaborare all’edizione nazionale, come poi avvenne.
Il Camilleri giornalista è col freno tirato. Sorvegliato, perfino molto. Ma gli umori non mancano. A favore del Ponte sullo Stretto, contro gli ambientalisti di professione. O  contro la giustizia dei giudici, che non  cessano di stupire: “Quelle fughe al di sotto di ogni sospetto”, poteva scrivere 22 anni fa, di come la giustizia funzionava - e funziona, cioè non funziona: metteva in libertà i capimafia, per cavilli incomprensibili, un capriccio. Ricorda il “noi” e “loro” delle vecchie borghesie meridionali, per “loro” intendendosi la criminalità, una società separata - quando c’era ancora al Sud una borghesia, poi distrutta dalle mafie e dalle antimafie insieme. Con una considerazione semplice, al primo “pezzo” della collaborazione: “Come avrebbe fatto a fiorire l’albero di Falcone?”, a Palermo, senza Palermo stessa, la Sicilia, il sentiment antimafia.
Uno degli ultimi “pezzi”, il 17 gennaio 1999, lo azzarda in trasferta, a Milano (“nove omicidi in  dieci giorni, o all’incirca”), a proposito del razzismo, contro la Sicilia, e contro gli immigrati, di cui pure Milano fa uso in abbondanza: “Siamo solo agli inizi di un movimento migratorio di proporzioni colossali, che bisognerà regolamentare con leggi extra-nazionali”.  Un Camilleri posato, ma non meno acuto.     
Una pubblicazione di culto, per camilleriani e non. 
Federico Geremicca (a cura di),
La Sicilia secondo Camilleri, “la Repubblica-Palermo”, pp. 120, gratuito col quotidiano

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