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giovedì 25 novembre 2010

Napolitano all’opposizione? La fattura di Napoli

Napolitano che fa l’opposizione al governo sui rifiuti di Napoli era difficile da immaginare. Che non manda osservazioni come normalmente si fa tra il Quirinale e Palazzo Chigi, dirette, riservate. No, fa fare dei comunicati polemici, ironici, sarcastici. E di peggio fa confidare dal suo ufficio stampa ai giornalisti accreditati. Napoli è certo una forza, e si vede: dopo una vita passata a emendarsi dei vizi d’origine, la superficialità, la presunzione, professando l’inglese, le buone maniere, e perfino una concezione accettabile del comunismo, anche il presidente della Repubblica subisce la fattura, l’incantesimo, della sua città.
Oppure si può dire che il Presidente ha due facce. Una è quella dell’uomo politico equilibrato, avveduto. Che ancora l’altro ieri ha imposto l’unica soluzione saggia al litigio tra Fini e Berlusconi, l’approvazione della legge di stabilità. Che sembra una cosa scontata e invece deve avere richiesto molta e robusta capacità di mediazione, viste l’ampiezza e la radicalità dell’odio tra i due. Ma quando si tratta di Napoli, evidentemente, anche uno come Napolitano ne è vittima.
E il Comune di Napoli che aumenta la tarsu, la tassa sulla spazzatura? La sindaco Russo Jervolino non è nuova a questa pensate, e dunque non c’è sorpresa. Peccato che le due contendenti si siano ritirate dai balconi, Carfagna e Mussolini, avrebbero potuto esibirsi con più fondatezza… Viene da pensare a questo punto quello che molti italiani da tempo pensano: che la spazzatura a Napoli non sia un problema. Che se ne parla giusto per avere fare le sceneggiate.

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