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martedì 29 agosto 2017

Quando Grillo inseguiva la destra sociale

Ex Msi – direttore del “Secolo d’Itaòoia”, deputato finiano nel Fdl di Berlsiuconi – De Angelis fa un ritratto, in sostanza, di Grillo e del grillismo. Non ci sarebbe bisogno di analisi: molti adepti di Grillo, quasi tutti queli con un ruolo, vantano un passato prossimo nella destra, da Fini in là. La cosa era stata anzi censita con cura sei mesi fa da “The Nation”, la rivista americana. Qui il I limk). De Angelis introduce però una novità.
La destra postfascista, argomenta semplice, è quella che altri definirebbero destra sociale. Sì, Evola, Pound, Accame, o lo stesso Mussolini. Ma niente più slancio fascista antiborghese, anticostituzionale. Semmai un tocco di Giannini, il profeta postbellico dell’Uomo Qualunque. E Grillo? Si è formato correndo dietro alla destra sociale, vent’anni fa, all’avvio della carrier politica. È questo il contributo di De Angelis, che documenta il passaggio.  
Un curioso rovesciamento. Ora non è più Grillo che corre dietro alla “destra sociale”, ora è la destra che rincore Grillo.
Marcello De Angelis, Cosa sinìgnifica oggi essere di destra?, Pellegrini, pp. 228 € 15 

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