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giovedì 9 settembre 2021

Cronache dell’altro mondo - terroristiche (139)

Il ritiro disordinato da Kabul è caduto quaranta giorni prima del ventennale dell’l1 settembre, data epocale per l’America: un attacco mortale in casa, mai avvenuto nella storia. L’America non ne ha tratto alcuna lezione, né in termini politici né in termini militari?
Accanto ai cinque terroristi in attesa di processo per l’11 Settembre, in aggiunta ai due già condannati per direttissima, ci sono funzionari sauditi, indiziati su querela di parte per avere protetto alcuni degli attentatori. I terroristi piloti si erano addestrati, su indicazioni e con borse di studio saudite, negli Stati Uniti.
Il processo contro gli attentatori dell’11 settembre dura in America da poco meno di venti anni. Con rinvii di ogni tipo, nel 2009 voluto anche dalla Casa Bianca di Obama, e più di una sostituzione nella corte giudicante – otto nuovi giudici, a scadenze diverse, hanno dovuto ognuno familiarizzarsi con le 35 mila pagine degli atti.
Uno degli attentatori, Khaled Sheikh Mohammed, era stato individuato da tempo quale responsabile delle bombe al World Trade Center nel 1993, e di un piano per far esplodere aerei di linea sul Pacifico  nel 1995. Nello stesso anno 2001 poteva essere arrestato a Doha, ma il dipartimento di Stato bloccò l’operazione, per non dispiacere alle autorità del Qatar. 

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