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mercoledì 8 settembre 2021

Ecobusiness

Il piano europeo di decarbonizzazione al 2030 è gesto forse nobile ma è come tagliarseli. Come il voto di castità non riduce la lussuria, così l’Europa tutta green non riduce la CO2, si è solo procurata gravi anni economici. Le emissioni europee di CO2 sono  il 9 per cento del totale mondiale. E la Ue a già fatto moltissimo per la riduzione della carbonizzazione. Negli ultimi trenta anni, mentre l’Europa riduceva le emissioni di CO2 di circa un miliardo di tonnellate, in America e in Asia si aumentava di 12 miliardi, di tonnellate.
Il nucleare non è una soluzione ponte, verso la transizione energetica. Richiede dagli otto ai dodici anni, tra processi autorizzativi, costruzione, avviamento. In Italia il nucleare è comunque proibito per legge, sulla base del referendum del 1987. In Germania i dodici impianti in attività vanno a dismissione, da completare entro il 2022. La Francia, che ha molte centrali in attività, la deve ridurre per regolamenti  più restrittivi alle emissioni e per la vetustà degli impianti, molti avendo più di quarant’anni.

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