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mercoledì 8 settembre 2021

Cronache dell’altro mondo – terroristiche (138)

“Il nuovo presidente dell’Emirato islamico dell’Afghanistan dovrebbe essere Abdul Ghani Baradar, già vice del mullah Omar. Baradar fu catturato in Pakistan dalla Cia nel 2010 ed è stato rilasciato dalle autorità locali su richiesta americana nel 2018. Dal 2017 è inserito nella lista dei terroristi dell’Unione Europea” – Mattia Sorbi, “la Repubblica”, 4 settembre.
No, due giorni dopo i Talebani formano un governo di ricercati. Per terrorismo, il capo del nuovo governo e mezzo governo: tutti nelle liste wanted, in sede Onu e Interpol. Ma è vero: non c’è solo mezzo governo a Kabul di terroristi, condannati dall’Onu e sulle liste dei ricercati, il governo è stato mediato (organizzato) da Baradar, che stava in prigione per terrorismo, quando fu fatto liberare dagli americani, per mediare un governo di transizione, e per averlo interlocutore a Doha (Qatar) nei negoziati per il ritiro. La cultura americana del no ethnicism sembra stupida: tutti uguali, tutti americani – cioè, anche fuori degli Stati Uniti, senza nessun controllo  sotto nessuna legge?
Vogliamo i Talebani al potere come già la Fratellanza mussulmana, quella delle famose “primavere arabe”. L’islam fondamentalista, antifemminile, barbuto, assassino, è il cocco dell’Occidente, dell’America? In simbiosi con i potentati del Golfo, che così allontanano da sé l’Arco delle Tempeste, dove sarebbe più opportuno e invece non c’è?

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