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domenica 25 giugno 2023

Il culto del teatro - passione crudele

Les Amandiers è stata la scuola di teatro a Nanterre, Parigi, di Patrice Chéreau e Pierre Romans, con annesso corso gemellato all’Actor’s Studio di New York, tra fine anni 1970 e primi anni 1980. La scuola di teatro nella quale, all’ultima sessione prima della chiusura, la giovane ricca Valeria ha trovato la sua strada, dopo varie erranze  - e dopo la quale ha debuttato al cinema, regista lo stesso Chereau. Si concludeva in quegli la sbornia dei tardi anni Settanta, della trasgressione come obbligo. Con l’eroina, “tanto smetto quando voglio”, le morti quotidiane da overdose, la promiscuità obligatoria, l’aborto libero, l’aids in agguato. La scuola vive intensamente i suoi anni, nel mentre che si esercita al solito Cechov - nell’occasione all’insolito “Platonov”, perché ha “molti personaggi”.   
Un amarcord, e un il film sulla passione teatrale. Non più del teatro-verità, allora in uso, né di denuncia, ma l’adattamento che Chereau faceva del teatro della crudeltà di Artaus, della spersonalizzazione dell’attore nel personaggio. Due obiettivi pienamente raggiunti dalla regista, al suo quinto o sesto film. Già in tema con “Actrices”, non visto in Italia, uan decina di anni fa, e tema ritornante in altri suoi film – compreso il “Il capitale umano” di Virzì. Sia nel ritratto degli anni, sia nella passione del teatro, che può essere devastante. Qui col sostegno capitale di due sue fiamme: l’ex Louis Garrel nei panni di Chereau, e l’attuale bel tenebroso Sofiane Bennacer (ora denunciato per violenza dalle ex compagne) in quelli del partner e complice maudit – il disperato ribelle, a fronte della protagonista con appartamento in villa e maggiordomo.     
Valeria Bruni-Tedeschi,
Forever Young - Les Amandiers, Sky Cinema 2

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