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Si tratta un armistizio, non la pace
Il “piano di pace” di Trump non porterà alla pace tra Israele e i palestinesi,
e forse nemmeno a Gaza. Porterà a un cessate il fuoco, e forse a un armistizio –
se Israele decidesse di ritirare le sue truppe. Non alla pace.
Non si fa illusioni il nostro ministero degli Esteri – in linea
probabilmente con le altre capitali europee. Trump vuole il Nobel per la pace,
e quindi magnifica il suo “piano”. Che però non contiene nessuna garanzia che i
palestinesi arrivino all’autodeterminazione – all’autonomia, all’indipendenza.
Sicuramente non in Cisgiordania. E a Gaza il piano non dice come. La guerra
continuerà con altri mezzi.
Trump si vuole garantito per i palestinesi dai governi arabi che lo assecondano:
Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Emirati, Giordania - con l’aggiunta della Turchia
e, per quello che possono contare, dell’Indonesia e del Pakistan. Ma l’Egitto e
i principati arabi non sono stati mai garanti di una patria palestinese – e non
potrebbero esserlo, diffidando del democraticismo, del radicalismo politico.
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