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domenica 6 aprile 2014

Ombre - 215

 “La legge n. 94 del 2009 punisce chi si avvale di un minore di 14 anni per chiedere l’elemosina: è una legge decisamente contro la cultura”, lamenta su “La Lettura” l’etnografo Adriano Favole. E non può essere errore di stampa.

Nei cinque anni ormai di blocco delle retribuzioni del pubblico impiego, quelle della magistratura, informa Sergio Rizzo sul “Corriere della sera”, hanno continuato “a lievitare, recuperando largamente il costo della vita grazie a una scala mobile che risulta piuttosto generosa”. Ma senza scandalo – lo scandalo è dei dirigenti pubblici agganciati agli stipendi dei giudici.

Il trattamento economico annuale del primo presidente della Corte di Cassazione è cresciuto nei cinque anni, informa Rizzo, da 274 mila euro a 311.658,53.
È una volta e mezza l’appannaggio del presidente della Repubblica. Sul quale, peraltro, lo Stato non versa contributi.

Moratti lamenta che l’Inter in 33 partire non ha avuto un rigore. E, oh, sabato, alla prima partita utile, l’ha avuto.

È “guerra” a Roma tra il sindaco Marino, che vuole i rifiuti della città commissariati, “come a Napoli”, e il presidente della Regione Lazio Zingaretti, che la situazione dice sotto controllo. Entrambi del Pd. Saranno di correnti opposte? Dei rifiuti?

A Trastevere invece, sempre a Roma, l’ex minisindaco del municipio Corsetti, sempre Pd, chiede l’esercito. Contro gli ubriachi.
Mussolini i “ladroni” di Trastevere li aveva deportati. Murandone magazzini e rifugi per impedirne il ritorno. Ma gli aveva costruito alloggi popolari d’autore, oggi complessi modello a Monteverde e Donna Olimpia.  

Grillo vuole Renzi al 41 bis, in quanto “figlioccio di Gelli”. Ma non è il solito Grillo scandaloso: Renzi era figlio di Gelli anche per Zagrebelsky.

Le due più importanti società di cacciatori di teste e nessun candidato per le aziende pubbliche? Questa è una rivoluzione – questo, sì, che fa tremare il potere. In tempi poi di crisi. Roberto Mania ne è sicuro, su “Repubblica” venerdì: Colao (Vodafone), Guerra (Luxottica), Simonelli (General Electric) hanno rifiutato l’Eni o l’Enel. In lizza solo gli eterni riciclati della politica, Caio, Gubitosi, Arcuri, Bernabè.

A metà dicembre i vigili di Roma, per non dover lavorare, chiedono ai cittadini di segnalare via twitter le infrazioni da multare. In due mesi, a metà febbraio, ne hanno ricevute 3.688, e hanno spiccato poco meno di 5600 multe. Una città di sbirri?

I denuncianti sono cittadini a passeggio, anche senza cane: bisogna colpire chi lavora.

Trionfano sul “Corriere della sera” Veltroni e Berlinguer al cinema: “Quando c’era Berlinguer”, Renato Franco lo dice “il film più visto del week-end dopo il blockbuster americano «Captain America»”. Lo hanno visto 20 mila spettatori, forse 25 mila spettatori – “Captain America”  400 mila.

Dice Franco: “Quando c’era Berlinguer” si proiettava in 74 sale, “Captain America” in 783. Cioè: “Quando  c’era Berlinguer” ha avuto 42 spettatori in media a proiezione.

“Multano le auto in seconda fila e non toccano gli spacciatori”, lamenta il regista Daniele Lucchetti dei vigili urbani romani a Trastevere. Vero. Non multano nemmeno le macchine in prima fila, in divieto di sosta: sono degli esercenti, di cui i vigili sono clienti, gratis.

La “gestione separata” dell’Inps, quella che raccoglie i contributi dei lavoratori atipici, ha un attivo di 8 miliardi, non eroga niente, ed erogherà poco e niente ai parasubordinati a 67 anni. Il fondo dei dipendenti pubblici registra un passivo di 8 miliardi. Un “contratto di solidarietà”? Di chi non a chi ha: bisogna finirla coi privilegi dei precari.

A chi vuole somigliare Tel Aviv, città di mare, mediterranea? A Berlino. Poi dice che gli ebrei non sono tedeschi.

Il giudice Grasso, già capo dell’Antimafia, ora presidente del Senato, lancia un avvertimento a Renzi, il capo del suo partito: “non si sa” se avrai abbastanza voti al Senato sul Senato. Esplicito e breve, come fa un capomafia. L’antimafia è contagiosa.


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