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lunedì 24 gennaio 2011

Il “Corriere della sera” fuori da Fiat Spa

La quota degli Agnelli in Rcs Media (“Corriere della sera”) è passata recentemente da Fiat Partecipazioni a Fiat Spa, la nuova capogruppo dell’auto, e in tale sede non è più gradita. Si dice “strategica”, ma il senso è quello: i nuovi soci americani di Fiat Spa non ritengono strategico il settore Editoria e comunicazione, la Itedi (l’editrice de “La Stampa” e la concessionaria Publikompass) e la quota Rcs Media. Perché residua di una logica conglomerata che non risponde più agli assetti di management. E perché non genera utili e peggiora la valutazione del debito.
Le riserve sono state prospettate all’atto dello scorporo e della quotazione della nuova Spa, ma si sono scontrate con la volontà della Famiglia Agnelli di mantenere un piede a Milano. L’ad Marchionne ha per ora resistito, in ottemperanza alle indicazioni della proprietà, ma la Famiglia Agnelli potrebbe dover accedere presto a queste riserve. Che diventerebbero diventare cogenti se Rcs dovesse procedere, come ventilato, a un aumento di capitale.
Dubbi ci sono anche nella Famiglia Agnelli. Fiat Spa detiene la quota Rcs per conto della Giovanni Agnelli & C. Sapa, cioè la cassaforte comune degli Agnelli. I quali sono impegnati a mantenere intatta l’eredità dell’Avvocato, e quindi, oltre alla presenza storica nella “Stampa”, che data dal 1926, la residua presenza a Milano. Ma ora con qualche dubbio, anche per l’atteggiamento ostile che il giornali Rcs, Dal “Corriere della sera” a “Oggi” assumono costantemente nei confronti della Fiat e della Fiat Auto.
La quota Rcs in mano a Fiat Spa è rilevante, il 10,5 del capitale, con un valore di libro di 132 milioni. È comunque difficilmente cedibile anche in ragione della delicatezza degli equilibri societari nel gruppo milanese. Una delle soluzioni prospettate è il suo passaggio, come è avvenuto per la Juventus, direttamente nella Exor, la finanziaria che più direttamente è emanazione della Famiglia Agnelli.

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