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domenica 23 gennaio 2011

Per Garibaldi appalto continuo

A Porta San Pancrazio, informava dieci anni fa, il 24 gennaio 2001, un comunicato del Comune di Roma, ripreso dal “Tempo” e dal “Messaggero”, “un intervento di sistemazione integrale ha visto la destinazione di tutti gli ambienti a sede espositiva, con l’eliminazione dell’alloggio di servizio che occupava tutta l’ala destra. L’intervento, curato dal Dipartimento XII ai Lavori Pubblici e dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, ha interessato tutti gli ambienti interni - con la messa a norma di tutti gli impianti e la realizzazione di percorsi per il superamento delle barriere architettoniche con l’installazione di un ascensore e montascala – e i prospetti esterni in travertino, cortina laterizia e intonaco, con la riproposizione delle coloriture ottocentesche. Particolare cura è stata dedicata agli interventi sugli stemmi monumentali e sul portone ligneo, uno dei quattro antichi che ancora sono presenti nelle porte urbiche”. Anche la grande terrazza era stato reso fruibile, con nuovi materiali e ampi accessi.
Da allora il Museo garibaldino non ha mai aperto. Nemmeno per le scuole. Ora un nuovo restauro è avviato, sempre dal Comune di Roma, con la spesa di 1,5 milioni, per “creare” il Museo garibaldino. C'è sempre, come c'era centocinquant'anni fa, un garibaldinismo anche degli affari.

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