Cerca nel blog

martedì 11 dicembre 2018

I ladri di capitale

Bragantini è l’ultimo dei pentiti della grande abbuffata – partendo da Guido Rossi (ma già Cesare Merzagora, il Grande Profeta del privato, privatissimo, sapeva dove saremmo andati a finire, con Montedison et al.). Dei teorici del mercato e del privato che non possono nascondersi la realtà. Il reddito langue, da quai tre decenni ormai, sempre più prosciugato dai “pochi”. E da un meccanismo più di depredazione che di moltiplicazione del reddito. Il mercato brucia risorse – è il senso della stagnazione – invece di moltiplicarle.
L’ex commissario Consob apostolo del libero mercato non rinuncia all’ideologia: il difetto non è del sistema, ma di “piranhas”, padroni e manager voraci, pochi, pochissimi. “Come difendere le imprese da soci e manager troppo voraci” è il sottotitolo della sua trattazione.  
Non come difendere gli utenti, i consumatori, i cittadini – poiché tutto si tiene, se la Fiat soffre soffre anche l’impiegato del catasto. Difendere le aziende da azionisti e manager. Come se ce ne fossero non di azionisti e manager. Ovvero sì, ce ne sono, ma in un’altra ideologia, che Bragantini  non sponsorizza, quella degli stakeholder, degli aventi diritto non necessariamente padroni o manager. Fornitori, consumatori, risparmiatori (vedere il risparmiatore sotto le sembianze grifagne dell’azionista, come fa Bragantini, è una bizzarria), i lavoratori, anche esterni, dei fornitori e subfornitori, e naturalmente le banche e ogni finanziatore non amministratore.
Ma l’impegno è nobile. “L’Occidente sviluppato si sta attorcigliando su un autolesionistico modello economico, nel quale la ricchezza smodata di pochissimi si fonda sulla durezza della vita imposta alle moltitudini” è la premessa. Le soluzioni non ci sono, ma si spiega che bisogna cercarle. 
Sugli esempi della disfunzione Bragantini, che sa molte cose, avrebbe potuto essere più vicino a noi. Per esempio sul buco nero Tim, derivato da un gigante, Stet, convertito in piccola stella, Telecom, a opera dei migliori, Umberto Agnelli, Colaninno, Tronchetti Provera, De Benedetti. O il Monte dei Paschi. O la Vicenza, e le altre medio banche.

Salvatore Bragantini, Contro i pirañas, Baldini + Castoldi, pp. 188, ril. € 19


Nessun commento: