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sabato 11 novembre 2023

La vita sboccia, e risboccia

Settembre o della malinconia? Rivisto – questione di attenzione? di umore? – è un altro film. Curioso, attraente, per la sua semplicità. Senza i dolorismi che erano sembrati affiorare alla prima visione  all’uscita.
Quattro-cinque storie si intrecciano, di disattenzioni coniugali, o dell’amore come abitudine, e di attenzioni giovanili timide. Che si compongono su un fondo di verità, e di promesse di felicità. Una ragazza dell’Est prostituta col suo cliente, barone della Psicologia abbandonato dalla moglie – uno sprovveduto, che si paga mezzora di conversazione al mese. Una moglie e madre forse colpita da un tumore che per il marito è un oggetto e per il figlio la donna delle pulizie. Un ragazzo panettiere a cui la giovane dell’Est toglie il respiro. Una coppia di ragazzetti che provano i gesti dell’amore. Due amiche che fanno uno, tanto si vogliono bene – un rapporto tanto più affascinante, forse, perché evita le retoriche dei “diritti” e del femminismo.
Il racconto è aiutato da dialoghi parchi, senza sbavature (peccato che la copia Rai 2 sia semi-intelligibile, poche parole restano del sonoro). Anche nella disperazione, nella scoperta dell’inesistenza. E dalle immagini, altrettanto semplici. Si direbbero di scuola: due facce il più spesso dialoganti. Però significanti, in ogni taglio e sotto ogni illuminazione, per la scelta ben caibrata dei visi, Bentivoglio, Ronchi (premiata per questo ai David come miglior attrice del 2022), la cantante Thony, e i tanti debuttanti, specie quelli che hanno molte pose, Tesa Litvan, la ragazza prostituta, e i ragazzetti Margherita Rebeggiani e Luca Nizzoli, che recitano da veterani.
Soggettista e sceneggiatrice, oltre che regista, Giulia Steigerwalt, già attrice di Muccino, De Biasi, Fragnelli, si è consacrata al primo film col David di Donatello.
Giulia Steigerwalt, Settembre, Rai 2, Raiplay

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