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martedì 18 marzo 2014

Il poeta partorisce felicità

La felicità commette un errore, e quell’errore la cancella; l’infelicità commette un errore e non è niente, essa partorisce se stessa un nuova volta”. La labilità malinconica del reale, avvolgente e inafferrabile, Michaux fa palpitare in questa raccolta di frammenti che l’ha accompagnato per un lungo percorso di aggiunte e rifacimenti. Quasi un’autobiografia, spensierata, bislacca, surreale. tutta la vita. Incontra Piuma, forse in E.A.Poe, il galeotto che si ribella, di cui ha trasposto il nome e alcune vicende in teatro, “Il sistema del dottor Godron e del professor Plume”. Ma ne fa una penna-piuma, il libresco onnivoro  che si rannuvola. 
“No, non ho ancora trovato il segreto delle evasioni”, si dice, anche se “vi è un nonnulla di speranza”. Altro che, il poeta fa il prezioso, o ci prende in giro. È un giocoliere, seppure misurato. È riflessivo e passivo, come ne “Il ritratto di A”, aggiunto alla raccolta, dove si avvolge di parole – “dentro i libri egli cerca la rivelazione”, nebulose addensando di nebulose, come nei processi chimico-fisici.
È la poesia del pittore. Michaux fa palpitare gli oggetti, anche loro hanno un punto di vista – come in Savinio, in ideale cordata surrealista. Un gioiellino dei tanti di Michaux, poeta non pretenzioso. Tradotto con levigatezza da Fidelio Bonaguro, il francesista che fu uomo di teatro,.
Henri Michaux, Le disavventure del signor Plume, Stampa Alternativa, remainders, pp. 78 € 3

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