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giovedì 25 febbraio 2021

Cronache dell’altro mondo bellicose (94)

Come primo atto della sue gestione dell’economia internazionale, Biden confronta la Cina con misure più unilaterali e più radicali di Trump. Rovesciando l’approccio liberista che aveva tenuto con la presidenza Obama, di cui era il vice. Vuole la riduzione delle “catene di valore” (le forniture) che fanno capo alla Cina di prodotti sensibili, dal punto di vista economico e da quello della sicurezza,  e di grande impatto commerciale: semiconduttori, “terre rare” (17 metalli), farmaci, auto, elettrodomestici. In cento giorni, per decreto.
All’Unione Europea Biden ha per prima cosa proposto al suo primo G 7 (a distanza) un fronte comune contro l’aggressività della Russia e della Cina. Come secondo atto della sua presidenza, dopo lo schieramento dei bombardieri a largo raggio B-1 in Norvegia, il presidente pacifista Biden ha inviato le cannoniere nel Mare della Cina meridionale, a difesa di Taiwan. Il bellicoso Trump aveva esordito con un approccio al dittatore nuclearista nordcoreano.

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