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venerdì 15 maggio 2009

Ombre - 19

Entra Veronica, esce la suina. Perfetti i tempi, riuscita la drammatizzazione, i macellai ringraziano.
Ma purtroppo Veronica non ci libera, non di Berlusconi né di se stessa.
Era sembrato, i blogger democratici avendola eletta a capo della opposizione, ma i sondaggi dicono che nessuno si intenerisce ai suoi tormenti.
Domenica lei non ha mancato il pranzo con le amiche, mentre lui si è intrattenuto, addirittura un'ora, pare, anzi due, il tempo della partita, con il figlio Luigi. Che alcuni dicono parteggiare per lui, altri per la madre. E così è: a Silvio Veronica ha aggiunto se stessa. Le sue aggressioni al marito continueranno, nessun dubbio, manca per esempio ancora il book sull’“Espresso” dell’harem di Berlusconi, e quindi ne avremo due sul gobbo invece di uno. Fino ai pranzi con le amiche.

Ieri D’Avanzo ha mandato a Berlusconi due pagine ultimative di chiarimenti sui Letizia di Casoria. Oggi il suo direttore Mauro lo difende su “Repubblica”. Le richieste di D’Avanzo, che di Casoria sa tutto, sono dieci: “1. Quando e come Berlusconi ha conosciuto il padre di Noemi Letizia, Elio? 2. Nel corso di questa amicizia, che il premier dice «lunga», quante volte si sono incontrati e dove e in quali occasioni?... 6. Quante volte Berlusconi ha avuto modo di incontrare Noemi e dove?.......”. Senza virgole, proprio come nei verbali di polizia, incalzanti. Forse per ragione di economia?

Per "Fahrenheit" di Radio Tre Marino Sinibaldi presenta con enfasi alla Fiera del Libro di Torino "la filosofa indiana" Vandana Shiva, che condivide con Ermanno Olmi il progetto di Slowfood “Terra Madre”. “Nessuno, di nessuna parte politica, può dubitare che le elezioni non siano in Italia una farsa”, dice Vandana Shiva a metà dell’intervento. La traduttrice non traduce, e del resto alcune scariche rovinano l’audio – per imperizia del fonico, per intervento del regista? Sulle elezioni indiane, che durano un mese, Vandana Shiva sorvola. E trionfale conclude: “Ci sono al mio paese due milioni di coltivatori, e questo significa che l’India non muore”, intendendo forse venti milioni, o duecento.
I numeri non difettano all’India. Ma nessun filosofo, sia pure indiano, scambierebbe la democrazia italiana con quella indiana. E infatti Vandana Shiva non è filosofa. È certamente indiana: la filosofia, sua e dei suoi intervistatori, è sempre quella velenosa del nazionalismo, dei primati.

Cannavaro ha una villa a Posillipo, che abita. Ma ora che ha firmato per la Juventus, la Procura della Repubblica di Napoli ha accertato che la villa è fuorilegge. Il manufatto è sequestrato, il calciatore andrà sotto processo. Proprio come si fa, qualche volta, con i camorristi.
La villa ha un muretto in cemento invece che in tufo, alcune aperture del prospetto non combaciano col progetto, i metri quadrati costruiti potrebbero essere in eccesso, rilievi di poco conto. Ma il processo contro la Juventus impegna la Procura antimafia e tutta la magistratura inquirente di Napoli, che come si sa è in Svezia, e il fronte della resistenza è compatto e determinato. Tutti per uno e uno per tutti, come i moschettieri.

Muore il chirurgo Marcelletti, forse suicida. Senza pietà, non dei giornali, solo curiosità. All’ombra dei torvi palermitani che lo hanno demolito, alcuni procuratori della Repubblica, alcune amanti, e Ignazio Marino, un medico in carriera politica. Era un chirurgo dalla mano felice col cuore dei bambini. Ma il Vaticano ha dovuto allontanarlo dal Bambin Gesù, il pediatrico di Roma, per aveva l’amante, benché donna. E, forse, era un corrotto.
Sul “Corriere della sera” Paolo Di Stefano, che pure è uno scrittore, rimesta la salsa nella chiave ambrosiana del gossip. Sì, è “uno che ha salvato diecimila bambini”, ma amava i ciondoli d’oro e teneva la Ferrari in garage a Modena. Allo stile milanese il rivierasco esuberante tra Pesaro e Rimini è in genere simpatico, ma per “uno che ha salvato diecimila bambini” e muore di crepacuore non c’è nemmeno pietà, nonché interesse.

Una signorina Borromeo, cognata del padrone della Fiat, che Santoro ha eletto a giornalista, lamenta che una sua intervista a Daria Bignardi su Rai 2 non vada in onda prima delle elezioni perché lei tratta male Berlusconi. Non avendo la giornalista di Santoro fatto nulla in vita sua degno di nota, si suppone che sia stata intervistata per sue specialità antiberlusconiane - Daria Bignardi è l’intervistatrice, la nobilsignorina il personaggio, i mondo va ‘narreri, direbbe il siciliano Domenico Tempio.
Chissà perché gli antiberlusconiani più feroci sono di destra, dichiarata, indefettibile: i Borromeo d'Adda appunto, Travaglio, D'Avanzo, Zucconi, Di Pietro. Che sono vedettes della sinistra.

Le gentile Daria Bignardi invita su Rai 2 due feroci critici di Berlusconi, e poi si lamenta sul suo blog: lei non ha attentato alla par condicio. Poi uno si chiede perché la destra vince.
È però vero che la gentile Bignardi non ha detto taroccate senza ombra di dubbio le foto di Berlusconi al compleanno della minorenne. Non sul blog, non sul suo.

Si richiudono a uno a uno i quadri di Berlusconi poligamo: non s’è fatto la signora Letizia, non ha regalato un bracciale di diamanti a Letizia figlia, non ha taroccato le foto della festa della stessa, conosce da vent’anni Letizia padre, con testimone attendibile, e non ha candidate veline - ce ne sono, ma per il Pd. Le scenette si richiudono come finestrelle del calendario dell'avvento, fino al prossimo scandalo cioè: inalterate e scontate.
Chiedersi perché si montino questi siparietti è inutile: ogni giornale si fa scudo della copia in più di vendita. Ma a chi giovino dovrebbe essere ormai chiaro, il ruolo di certi giornali non è di portare sfiga alla sinistra, la sfortuna come si sa non esiste, ma di imbracarla a mali passi.

Nel bosco di Bagno a Ripoli, a Firenze, un giovane sgozza l'ex fidanzata, e si sgozza. “I carabinieri”, dice l’Ansa, “non escludono che Lapo abbia portato il coltello con sé solo per un «gesto dimostrativo», per «mostrare di essere capace di suicidarsi per lei», e che invece abbia perso la testa, uccidendo Giulia. poi, colto dal rimorso, avrebbe deciso di farla finita”.
La psicologia dei carabinieri, se ne sentiva la necessità in questo delitto..

Non usano la psicologia i carabinieri quando invece vanno a prelevare due bambini a scuola, lontani da casa e dalla madre, per spedirli in Germania. Perché così ha deliberato un tribunale tedesco, noto per essere razzista - i figli di un genitore tedesco, è la filosofia del tribunale, in nessun altro posto possono essere felici che in Germania.
Ma, a parte la psicologia dei carabinieri, un giudizio tedesco non dev’essere delibato in Italia per essere efficace? Un giudice italiano l’ha delibato, secondo l’ordinamento italiano? Il razzismo non è reato in Italia?

Emma Bonino va da Santoro e accusa Berlusconi di sessismo. Lei che è stata l’unica donna, per di più non velina, portata da Berlusconi a Bruxelles. Nella stessa trasmissione una giornalista, che non si sa a quale titolo è arrivata alla Rai, tenta in tutti i modi di far dire all’ex preside della ragazza di Casoria che la sua ex allieva è una puttanella. Il preside resiste in tutti i modi, insistendo che è una brava ragazza. L’avvocato Ghedini, avvocato di Berlusconi, deve rimproverare ripetutamente Santoro e i suoi fans: “Continuate così”, a fare le vergini snob, “e Berlusconi vincerà sempre le elezioni”.

“Io sempre ho una parola buona per gli umili, per chi lavora ai piani bassi, nelle cucine, nelle rimesse, e se ne hanno piacere mi faccio fotografare con loro”. È la prova suprema di Berlusconi a “Porta a porta” che lui è un democratico, e non l’imperatore tiranno che dice sua moglie. Lui se la fa con gli “umili” e non con le minorenni: lo dicevano le mogli dei prefetti ed è la verità profonda sua, e di sua moglie, la cafoneria.
Ma è anche la verità dell’Italia, cioè della sua opinione pubblica. Quella del gossip cioè, che è milanese ma a questo punto ci ha infettati tutti. E quella del “popolo”, che Berlusconi lo vota e lo ama. Nonché quella degli stessi “intelligenti”, i “belli-e-buoni” della Repubblica, che non lo sopportano, la società civile. È un chiama e rispondi, di due mondi che si tengono l’uno con l’altro - come la moglie di Berlusconi, che si confida sempre trepida a “Repubblica”, tiene il marito.

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