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mercoledì 2 settembre 2009

Quando c'era la Cortina di ferro

Con l’archivio generoso di “Repubblica” ripercorriamo alcuni avvenimenti del 1989, venti anni fa, che ne fu ricco, e che i giornali, vuoti, non raccontano: il comunismo sovietico che finisce nel disonore

11 febbraio
MA L’IMPERO SOGNA L’EUROPA, di Paolo Garimberti
Il nuovo clima internazionale sta erodendo la Cortina di ferro, ha detto il ministro degli Esteri sovietico Eduard Shevardnadze.

22 febbraio
REPRESSIONE A PRAGA 9 MESI D' ISOLAMENTO AL DISSIDENTE HAVEL, di Andrea Tarquini
Nove mesi di carcere duro, regime di detenzione di secondo grado (quindi severo e restrittivo), cella d’isolamento e dunque sospensione di ogni contatto con la famiglia e gli amici. Con questa dura sentenza si è concluso ieri pomeriggio a Praga il processo contro Vaclav Havel, la prima istruttoria politica dell’èra Gorbaciov in Europa Orientale. Per il suo appoggio ai giovani scesi in piazza in ricordo di Jan Palach (lo studente che vent’anni fa si uccise col fuoco, in una disperata protesta contro l' invasione sovietica) il noto drammaturgo, esponente di punta di Charta ' 77, è stato riconosciuto colpevole di istigazione a violare la legalità socialista e resistenza a pubblico ufficiale. A nulla sono valse proteste e petizioni.

3 maggio
È CADUTA LA CORTINA DI FERRO AL CONFINE AUSTRO-UNGHERESE
La Cortina di ferro è andata in frantumi ieri mattina, sotto una pioggia insistente... L’Ungheria, priva della sua porzione di Cortina di ferro, potrebbe infatti diventare il paese ideale per tentare le fughe.

9 agosto
GRANDE FUGA DALL'EST
CRISI D' ESTATE TRA LE DUE GERMANIE, di Andrea Tarquini
È TORNATO IL DESIDERIO DI FUGA
A EST SI PREPARANO RESTRIZIONI
In giugno 12.500 transfughi dalla repubblica di Honecker
Sono migliaia i profughi della Germania Est che negli ultimi mesi hanno letteralmente preso d’ assalto le missioni diplomatiche della Germania Occidentale, di Praga, di Budapest e quella di Berlino chiusa lunedì notte. È la dimostrazione più evidente che il sogno della fuga all’Ovest sta nuovamente dilagando in questi ultimi mesi tra la popolazione tedesco-orientale. Una manifestazione di malcontento senza precedenti che preoccupa non poco le autorità di Berlino. I canali di fuga infatti sono tanti e non si limitano alla richiesta d’asilo alle missioni diplomatiche. Mentre continuano senza sosta i tentativi di fughe spettacolari attraverso il Muro, almeno un milione di cittadini, meno ardimentosi ma ugualmente desiderosi di andarsene, hanno avviato infatti la regolare pratica ufficiale di richiesta di permesso di emigrazione in Occidente. Secondo fonti di Bonn, nel solo mese di giugno, 12.000 e 500 cittadini della Germania Est si sono trasferiti in qualche modo all' Ovest.
(continua)

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