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lunedì 18 marzo 2013

Ombre - 169

Il taglio di un terzo della redazione, un giornalista su tre, della paginazione, della distribuzione: è il piano di  rilancio del “Corriere della sera” della maggiore azienda editoriale d’Italia, la Rcs, la più grande azienda milanese, la casa editrice democratica. Eutanasia? Di sinistra?

Laura Boldrini, establishment Dc di tre generazioni, deputato di Vendola, e poi presidente di Sinistra e Libertà alla Camera. È un bello sviluppo. Ma inquietante – o Vendola è santo in vita?

Boldrini è anche avvocatessa delle guerre Nato-Onu – Onu per conto degli Usa – in Iraq, Afghanistan, Libia, Siria. A fini umanitari. E quindi: viva gli Usa?

Non c’è solo Boldrini, l’ambasciatore americano Thorne va nei licei per invitare i ragazzi a votare Grillo. L’imperialismo Usa ci aggira da sinistra?

Alfano va da Lucia Annunziata, che placida lo dice “impresentabile”. L’onorevole si arrabbia, lite, eccetera. Ma non è la prima volta. Ci andò pure Berlusconi, per poi alzarsi dalla sedia e andarsene. Da una giornalista che lui ha voluto presidente della Rai, per l’equilibrio.
È questo il problema Berlusconi, questa tv così squallida. Mentre sa vincere le elezioni, quindi saprà quanto fa squallida la tv.

Lucia Annunziata era stata un’altra Boldrini, establishment Dc intramontabile. Proiettata allora al vertice Rai da Gianni Letta. È Vendola un Gianni Letta di sinistra?

Il Vatileaks è infine nell’articolo sabato di M.Antonietta Calabrò: Lorenzo Viganò, sacerdote biblista, spiega che suo fratello Carlo Maria, monsignore di curia, è un trafficone bugiardo. Per questo allontanato dal Vaticano, anche se promosso nunzio a Washington.
Il monsignore era in tresca con Gotti Tedeschi e il cardinale Nicora, gestori delle finanze vaticane. . Tutti nobiltà lombarda, i Viganò di Lecco coi soldi in Svizzera, molti milioni, e Nicora e Gotti che gli tenevano il sacco. Nel nome della trasparenza.

L’articolo di M. Antonietta Calabrò sulla faida dei Viganò il “Corriere della sera confina a p. 15, taglio basso, senza una riga in prima. La libertà di stampa è assicurata.

Un giudice di Como condanna Dell’Utri per abuso edilizio. Sulla base di una denuncia anonima.  Contro ogni evidenza.  Chiedendo che si indaghi su questa mancanza di evidenza… Ci vuole sposare dalla parte di Dell’Utri? E perché dobbiamo pagargli lo stipendio, in nome di quale giustizia?

L’ambasciatore americano Thorne loda Grillo. Dopo che Grillo ha bloccato la nuova base militare Usa in Sicilia. Gli Usa volevano la base per far vincere Grillo? L’ambasciatore non sa quello che dice?

“A cinque anni dal clamoroso arresto, Ottaviano Del Turco ha potuto difendersi in Tribunale”. E come? ormai è condannato: dopo migliaia di paginate sulla carcerazione, e cinque anni di oblio.

Del Turco aveva un nemico ostinato, il procuratore dei Pescara Trifuoggi, amico di Fini. Che lo condannò più volte in tv. A che con un’apposita conferenza stampa. Sulla base di fotografie che in Tribunale tutti hanno visto false - dopo cinque anni. Perché non si fa un processo a Trifuoggi? Non per Del Turco, ma per le risorse pubbliche che ha sprecato per i suoi personali maneggi?
Perché la Corte dei conti non persegue il danno erariale della giustizia?

Storace invece è stato prosciolto. Cioè nemmeno rinviato a giudizio. Dopo otto anni dallo scandalo, dalla condanna cioè. In nessun momento della vicenda Storace e il suo corruttore, l’industriale Angelucci, sono stati ritenuti colpevoli di alcunché. Ma solo additati come possibili colpevoli.

Capita, zappingando negli intervalli di un film o uno spettacolo, d’imbattersi nei talk-show “di approfondimento” trovandoli estremamente volgari: di politici e giornalisti che fanno le mosse, curano il timbro e il profilo giusti, dicono scemenze. Come nel più volgare dei reality. Peggio: capita che vi si rida, per esempio a “Ballarò”, conduttore e pubblico insieme, fragorosamente di un comico che non fa ridere.

Mille motivi si possono ipotizzare per cui Berlusconi  merita il carcere. Ma non la salute. È invece questa che eccita i sarcasmi dei cronisti giudiziari – ha il cancro, no, non ha cuore, no, diventa cieco. Che sono tutti donne, o quasi. È la carità femminile?

Malinconico fine mandato per Napolitano. Un uomo di giudizio indipendente finisce legato nei riti vacui dei suoi ”costituzionalisti”. Di un costituzionalismo cioè distorto, politico, partitico. Al partito non si sfugge.

Italo mi tradiva senza rispetto”, lamenta l’ex moglie dell’onorevole Bocchino (l’ex onorevole? speriamo di sì). La signora evidentemente ne fa partecipi noi estranei per averne consolazione. Ma noi che possiamo dire? Se l’onorevole l’avesse tradita “con rispetto”?

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