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venerdì 23 maggio 2014

Stupidario europeo

“Già Marx e Nietzsche avevano capito che il processo di unificazione economica doveva essere intrapreso” (Massimo Cacciari, “la Repubblica” di giovedì).

“Prendiamo una decisione, la poniamo in rete, e aspettiamo per qualche tempo cosa succede. Se non c’è nessuna grossa protesta e nessuna insurrezione, anche perché i più non capiscono nemmeno cosa si sarebbe deciso, allora andiamo avanti – passo dopo passo, finché non ci sarà più ritorno” (Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo, 1999). .

"Se l’euro fallisce, fallisce l'Europa.
“Il futuro della Germania è indissolubilmente legato al futuro dell’Europa.
“Non vediamo alcun segno di recessione. (La Germania) è ancora una volta il motore della crescita nell’Unione Europea”  (Angela Merkel al Bundestag, 7 settembre 2011).

“Due prosciutti su tre venduti come italiani sono di maiali allevati all’estero. Tre cartoni di latte a lunga scadenza su quattro sono stranieri, idem per la metà delle mozzarelle fatte con latte” (Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti, al “Corriere della sera”, 23 marzo). La mozzarella si può fare anche senza latte.

L’euro è un anglicismo. Il termine, adottato dal Consiglio Europeo di Madrid, 15-16 dicembre 1995, riflette la terminologia in uso nei mercati finanziari, per euromercato (l’emissione di obbligazioni in Europa) e  euromoney.
L’euro sostituì l’ecu, acronimo fino ad allora in uso anch’esso derivato dall’inglese, european currency unit, unità di conto europea.

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