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domenica 15 febbraio 2015

L’Europa sta al Nord

È rimasta senza parole la signora Pesc, Federica Mogherini, di fronte alla prospettiva di una Libia governata dall’Is. Così come lo è rimasta nella guerra in Ucraina. Tanto impegno di Renzi per quella poltrona a Bruxelles si dimostra insensato. Se non per l’apparenza.
Altrettanto insensato è dire, come fa Renzi, che l’Europa deve intervenire in Libia contro l’Is al seguito dell’Italia. L’Europa che neanche per le diecine di migliaia di clandestini imbarcati in Libia, o per prevenirne gli imbarchi, soccorre.
Il fatto invece è grave: l’Europa non ha una politica estera e di difesa. Questo non è un problema settoriale, come si tende a farlo passare, specialistico: ne va dell’esistenza stessa dell’Europa, per il fatto demografico, e per quello bellico in senso proprio, di guerre e regimi ostili ai suoi confini. In Ucraina si è data, forse, una mossa. La Russia, il nemico,è pur sempre una potenza continentale europea. Il Mediterraneo invece non lo considera affatto: è remoto e forse inesistente. Si direbbe un voglia di cupio dissolvi, un desiderio inconscio di auto annientamento. Ma stando ai fatti è piuttosto una divisione di destini: questa Europa ha di sé una concezione molto ristretta.

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