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mercoledì 15 luglio 2020

Santa Sofia – “ci sono moschee ben vive”

“E il ramo a frastagli dell’acero
si bagna in angoli curvi,
e screziate farfalle si lasciano
trasporre in disegni sui muri.
Ci sono moschee ben vive,
e forse – l’ho appena intuito –
noi siamo una Haghia Sophia
dal numero d’occhi infinito”.
Osip Mandel’štam, nov. 1933-genn. 1934 (trad. Remo Faccani)
Il componimento è dedicato a Santa Sofia di Costantinopoli, il cui “nome domestico”, quello in uso tra il poeta e la moglie, è alla greca, Hagia Sophia. Il commentatore M.L.Gasparov spiega che il tema è la “raffigurazione della cupola vivente” della basilica, per cui è “vivo” anche l’adattamento della basilica a moschea. Ai mosaici dei serafini e cherubini che ornano le vele si riferirebbero gli “occhi” innumerevoli del tempio, della fede come conoscenza, ecumenica.
Osip Mandel’štam, Ottanta poesie 
  


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