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lunedì 28 agosto 2023

Ombre - 682

“Migranti, è record di sbarchi”. Ogni giorno. Da quanti giorni, da quanti anni? Ma è sempre una notizia, qualcosa di nuovo e in qualche modo preoccupante. Solo i giornali, e il papa, neo premiato del giornalismo 2023, non sanno che è un problema, serio? Con l’accoglienza e tutto – e senza contare i morti, decine ogni giorno, centinaia.
 
Due pagine e anche quattro sui processi a Trump, sui coimputati, su chi ha i soldi per pagarsi la difesa e chi no, e niente della giudice che ha orchestrato l’ultimo processo in Georgia, per “banda armata” o qualcosa di simile. Se non che è una “procuratrice d’acciaio”. Ma c’è su tutti i giornali americani; si chiama Fani Willis, Democratica professa, e applica contro Trump e i 18 associati la legge antimafia. Applica la legge anti-mafia per un processo non mafioso?
Certo, Trump è antipatico.
 
Gioia Tauro e  Porto Empedocle si candidano per gli impianti di rigassificazione, e non ricevono ascolto. Mentre il governo li impone a Piombino e a Livorno, che invece non li vogliono. Perché così fa comodo alla  Snam? Perché la Snam ha interesse a favorire l’affitto delle navi metaniere equipaggiate per la rigassificazione? Ci sono “sfioramenti” in questi contratti d’affitto? A vantaggio di chi?
 
Mancini saudita si direbbe la prima  notizia, dei tg e dei giornali. Invece scompare – insiste solo la “Gazzetta dello Sport”, che ha fatto la scoperta, con gli altri sportivi a malincuore. Non si può ridere di Mancini, è lesa maestà? Non si può ridere dell’amore di patria?
 
Il papa va in Mongolia. A predicare ai buddisti, che non amano le prediche. Alla sua età, e con i suoi acciacchi, un viaggio di un giorno. A parte il time lag. Specialmente pesante per chi viaggia a Oriente.  Forse il papa è solo stravagante, nel senso etimologico. Forse va in Mogolia perché non uccidono i cristiani, sono solo un migliaio – ci va in sicurezza.
 
Chi ha abbattuto Prigozhin, sia stato con la bomba a tempo oppure con un missile? È stato Putin oppure Zelensky? Che ha già centrato obiettivi singoli in Russia tra i più prossimi a Putin, Aleksandr Dugin e altri.
 
“Il Venerdì di Repubblica” evoca le colonie marine per i bambini. In Romagna, in Versilia. Tutte opere d’autore. Tutte costruzioni durature, vanno per il secolo di vita. Tema certo spinoso: i palazzinari del regime qualcosa costruivano, i bambini erano accuditi, i genitori non erano lasciato soli con i bambini nei tre mesi estivi, eccetera. Il problema è che non si fa la storia nonché della Repubblica, neanche del fascismo, dopo De Felice. Non si studia perché il consenso – a parte le filippiche contro la tabe morale degli italiani.
 
Sullo stesso giornale l’ingenua Aspesi si chiede, all’ultima riga della sua rubrica: “Francesco Alberoni, il colto docente di sociologia dai libri spesso molto belli, era vicino a Fratelli d’Italia e non so il perché”. Già, perché?
Forse per questo Alberoni non è stato celebrato in morte?
 
Sarkozy che fa lezione di morale a Berlusconi, non si sa se ridere o piangere. Uno che aveva pagato la (ex) moglie perché fingesse la famiglia unita per la campagna presidenziale. Ma questo uomo è quello che ha fatto male, molto male, all’Italia, invece che a Berlusconi. Con la comare Merkel – che, è notorio, lo disprezzava, disprezzava Sarkozy. Siamo messi bene.
 
Il vertice Ue si chiuse il 23 ottobre 2011, si ricorderà, con Angela Merkel che annunciava: “Abbiamo fiducia in Berlusconi, l’Italia deve attivare le misure per crescita e riduzione del debito” (di 50 miliardi l’anno, niente….). Ma Sarkozy, scoppiando a ridere insieme con la stessa Merkel, precisava: “Abbiamo fiducia nell’insieme delle autorità italiane”.
 
A febbraio 2012 la Deutsche Bank, cara al cuore di Merkel, si liberava di tutti  i titoli pubblici italiani. A luglio, poiché i titoli del debito italiano non erano crollati abbastanza, ne dava notizia al “Financial Times”. E la crisi del debito italiano è partita. L’Italia se l’è vista brutta, ma Merkel pensava che la Germania, fallendo l’Italia, sarebbe stata meglio?
 
Però, il generale contro, il generale Vannacci, aveva anche denunziato come pericolose le bombe a uranio impoverito. Nella ex Jugoslavia e altrove – molti militari italiani della bonifica ne sono stati vittime. Anche di questo, però, non si può parlare.

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