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martedì 12 settembre 2023

Ecobusiness

Sul “Corriere della sera” Paolo Artemi può proporre una Bmw I 7, “Berlina completamente elettrica”, del peso di tre tonnellate, e costo da 150 mila euro – “a partire da”.


Si moltiplicano i volumi delle automobili, anche di piccola e piccolissima cilindrata, e il peso. Per consumare più combustile e creare più inquinamento? Su dice per la sicurezza. Forse per la propria, ma il peso e l’ingombro sono una minaccia per tutti gli altri. Bisognerebbe allora avere la patente di camionista, e gli stessi limiti di velocità - pick-up e suv per uso urbano sembrano una follia, e lo sono.


Si punta a una macchina nuova per tutti: elettrica. Un’idea geniale - o demoniaca se l’automobile è l’inquinatore massimo: obbligare il mondo, un miliardo, due miliardi  di individui, a comprare una macchina nuova. Il “tutto elettrico” è solo una sostituzione del parco automobili. Sarà sempre auto, con polveri e particolato, e il consumo del territorio, per strade e parcheggi – e di energie, alla guida veloce, alla ricerca del parcheggio, un esercizio di usura. Un business santificato, pagato, perfino, dallo Stato.

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