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sabato 24 febbraio 2024

Cronache dell’altro mondo – infantili (256)

L’assistenza all’infanzia (nidi, asili, scuole materne) è diventata un settore d’investimento per i fondi di private equity – di investimento in attività “private” (cioè non quotate per il “pubblico”, in Borsa). Perché è un settore stabile – un bisogno primario – e naturalmente in crescita. Ed è a grande rendimento.
La scoperta è stata fatta durante la pandemia. Insieme con la constatazione, nota da tempo ai governi (federale e statali) che la cura dell’infanzia si fa a costi molto elevati.
Durante e dopo la pandemia gli investimenti pubblici per l’assistenza all’infanzia si sono moltiplicati, e i fondi di private equity sono entrati vantaggiosamente nel mercato.
Ci sono rischi assicurativi nela cura dell’infanzia. Ma i fondi li evitano perché tecnicamente non  sono gestori, e normalmente investono nell’infanzia a debito. Se insorgono problemi, la loro posizione  giudiziale è :”Noi non siamo padroni dell’attività, noi siamo manager di un fondo che assiste i gestori”.
(“The Atlantic”)

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