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lunedì 15 aprile 2024

L’informazione è una miniera, l’intellettuale è il padrone - fenomenologia di Eco

“Io ho fatto una volta una distinzione fra le cose che fan bene ai poveri e le cose che fan bene ai ricchi, dove poveri e ricchi non ha una immediata connotazione in termini di danaro, ma in termini, diciamo, di evoluzione culturale... Diciamo, un laureato è un ricco, un analfabeta è un povero. Ci può essere ovviamente un costruttore edile che è un povero e un impiegatuccio che è un ricco.
“Allora, la televisione fa bene ai poveri e fa male ai ricchi: ai poveri ha insegnato a parlare italiano, fa bene alle vecchiette che son sole in casa. E fa male ai ricchi perché gli impedisce di andare fuori a vedere altre cose più belle al cinema, gli restringe le idee.
“Il computer in generale, e Internet, fa bene ai ricchi e fa male ai poveri. Cioè, a me Wikipedia fa bene, perché trovo le informazioni che mi sono necessarie, ma siccome non mi fido, perché si sa benissimo che, come cresce Wikipedia, crescono anche gli errori. Io ho trovato su di me delle follie inesistenti, e se qualcuno non me le segnalava, avrebbero continuato a restare lì.
I ricchi sono coltivati, sanno confrontare le notizie”.
Il 24 aprile 2010 Eco dava a Milano un’insolita intervista a wikipedia – insolita per wikipedia. Che lo aveva cercato come massimo teorico, o esponente dei critici, dell’informazione di massa, dei mezzi di comunicazione. L’intervista, rivista, fu pubblicata due settimane dopo, e si apriva con questa dichiarazione di Eco.
Tra le follie di wikipedia su di lui, che era stato costretto a correggere, Eco citava il matrimonio (che aveva sposato la figlia del suo editore) e i figli (che aveva 13 figli – tredici li aveva avuti il padre).  A seguire, Eco spiegava come wikipedia gli era comodo, consentendogli di non alzarsi per andare a cercare la voluminosa Treccani. Ma che poi, dopo le versione italiana, consultava wikipedia in inglese, e anche una fonte diversa da wikipedia. Mentre “il povero invece becca la prima notizia che gli arriva, e buonasera”.
wikipedia, Intervista a U.Eco, 2010, free online

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