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venerdì 18 gennaio 2008

Mozione di sfiducia Pd via Mastella

Nei fatti dev’essere avvenuto come Marco Imarisio racconta oggi sul “Corriere”: arresti e denunce contro Mastella nascono in un sistema corrotto di potere e parentele locali. Non è da oggi che la giustizia convive con simili degenerazioni. E poi Capua è Napoli: tricche, ballacche e putipù sono la realtà anche nelle aule dei tribunali, con le pagliette, i principi del foro e le claques. Secondo Imarisio c’è anche di peggio: eleganti carabinieri in borghese sono stati disseminati a Capua tra i giornalisti per capire chi sapeva che cosa, e che opinione s’era formato. Roba da non crederci, in questo Napoli è sempre Napoli, che le ansie delle mamme per l’immondizia stagnante e il familismo minacciano di ridurre a dimensione piccolo borghese e quasi normale.
Ma è come se Veltroni avesse posto attraverso Mastella una mozione di sfiducia al governo. Che mantiene sempre l’obiettivo unico di evitare le elezioni quest’anno, e in qualche modo, con o senza Prodi, ci riuscirà. Ma ora rischia. Veltroni pone paradossalmente la sfiducia attraverso la componente ex Dc del suo partito. Nella persona del signore del voto di Capua, che prima era nell’Udeur di Mastella e adesso è contro di lui nel partito Democratico. La pone a tempo – quanto basta perché si arrivi ai referendum, e quindi all’estate, e a evitare le elezioni nel 2008: ma è inevitabile che Mastella si difenda attaccando.

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