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venerdì 6 maggio 2011

Ombre - 87

Il decreto anticrisi viene nei notiziari Rai dopo: 1) la celebrazione che Obama fa a Ground Zero a New York, 2) la riunione a Roma del gruppo di contatto sulla Libia, 3) la nomina dei sottosegretari, con relative polemiche, 4) una lettera di Fini a Berlusconi, con relative polemiche, 5) l’incontro di Napolitano col papa. Informazione?

Un dossier di “Tuttoscuola” sull’istruzione media superiore ha spunti interessanti, In particolare sul numero abnorme di precari tra gli insegnanti al Nord, e di abbandoni dopo il primo o secondo anno, sempre al Nord. Rileva anche che il Sud e le isole hanno fatto il balzo più grande negli ultimi quattro anni in fatto di qualità. Ma il “Corriere della sera” ne fa una pagina sui “prof reggini che “si ammalano più del triplo degli astigiani”, e sul record sospetto di Vibo Valentia in fatto di diplomi col massimo dei voti. Razzismo?

Sul “Corriere della sera” Ferrarella e Guastella ricostruiscono oggi il processo a Berlusconi per prossenetismo come un dossier, farcito di illegalità, a opera di Bruti Liberati e della sua vicaria Boccassini. Ma senza dirlo. In una prosa questurina, faticosa (“l’indagine asseritamente riferita”, “conversazioni omissate”, frasi lunghe di 10-15 righe – l’ultima colonna ne ha una di 27 – piene di ablativi e gerundi). Anche i titoli sono incomprensibili. Paura?

Sir Alex Ferguson si gode il poker del suo Manchester di riserve sullo Schalke 04 titolare: ride, chiacchiera, racconta storie, se le fa raccontare, con i collaboratori, fa ridere gli spettatori che riescono a sentirlo, benché sappia di essere in televisione, dove peraltro nessuno lo registra o ne fa leggere il labiale, la cosa migliore restando sempre la partita. Analoga scena in Italia, ammesso che un allenatore parlasse liberamente, avrebbe ancora strascichi per sapere se se ha detto “ce l’abbiamo fatta” oppure “vaffanculo”. Giornalismo?

Visi inespressivi nella Situation Room della Casa Bianca, eccetto Obama e Hillary Clnton, dei tanti che seguono in diretta l’assalto a Osama. Senza neanche le esagerazioni di “Stranamore”. Niente curiosità, nemmeno ira. Gli Usa sono un mondo a sé, un altro mondo.

“Il suo odio non ci ha cambiati”, scrive McIverney in morte di Bin Laden. Ci ha infettati: c’è un odio più odioso di quello “occidentale”.

Prescrizione a Firenze per un prete pedofilo. Che la chiesa ha allontanato dalla parrocchia nel 2005, e ridotto allo stato laicale nel 2008. Il Procuratore fiorentino Quattrocchi redige per l’occasione una protesta vibrata: ma non contro i suoi uffici, né contro quelli del tribunale, contro la chiesa.
Massoneria? Sentito il patron Gianfranco Fini?
La Procura di Firenze ce l’ha con la chiesa perché, dice, “toglie la fede a chi la ce l’ha, la rende impossibile a chi la cerca”. Che è vera massoneria, migliore della chiesa. E la prescrizione?

“Primo maggio, la Lega Nord lavora per chi lavora”. Non è vero, ma è ben trovato.

L’architetto Cervellati annuncia il Primo Maggio che voterà Lega. “Loro affrontano i problemi”, dice. L’architetto, “l’urbanista del Pci”, è stato assessore e simbolo della Bologna da bere, offerta negli anni Settanta alla stampa straniera con abbondanza di bollicine, quale modello urbano e sociale. Non ha piantato nulla? A Bologna che si governava bene pure sotto il papa.

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