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domenica 6 gennaio 2013

La maschera della Belle Époque

“Gli uomini incorruttibili sono come i biglietti di banca da un milione, che è difficile cambiarli”. “Se un popolo ha il governo che si merita, quando meriteremo di non averne alcuno?” “La donna raramente ci perdona d'essere gelosi; ma non ci perdonerà mai di non esserlo”. Non è un caso isolato nella produzione di Toulet, ma di bon mots e frasi celebrate  “Monsieur du Paur”, 1898, abbonda.
Uno dei racconti svagati di cui Toulet fu maestro, divaganti, di un humour discreto ma incisivo. Che meglio si rileggono quali cronache del tempo, la fine della Belle Époque. Dell’ottimismo negli affari e della condiscendenza. Che sembra, a  distanza, opera in maschera – e più per essere assurto a tragedia in Proust (la “Ricerca” è, seppure nel tempo lento, lungo, una tragedia).
Paul-Jean Toulet, Monsieur du Paur, homme publique

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