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martedì 8 gennaio 2013

Chi ricorda Manganelli, se non Alda Merini?

L’uomo che andò in prigione perché non sapeva andare in vacanza. Il genio che tutta la vita cerca un genio. L’editore, che “fatica fin dall’infanzia a cerarsi un alibi di vita”. Come Saba, altro poeta dalla vena “naturale”, anche Alda Merini si compiaceva di “scorciatoie” e “raccontini”, col tocco felice dell’invenzione e la parola giusta. Anche ora che è morta, grazie a un lascito sembra inesauribile di inediti.
Una serie di favole: “Un uomo…”, intervallate da poesiole e aforismi - “i Poeti sono gli unici angeli che hanno il coraggio d farsi vedere”, “l’uomo è il più intelligente degli animali solo perché è il più capace mentitore”. Con almeno un paio di “scorciatoie” su Giorgio Manganelli, l’eterna Presenza-Assenza di Alda – sarà sorpreso di essere ricordato per lei?
Alda Merini, Il Re delle Vacanze, Acquaviva, pp. 75 € 8 

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