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domenica 10 maggio 2015

La Federazione Calcio ci paghi i danni

Perché la Lazio non chiederebbe i danni? Non la società, un tifoso qualunque, o un azionista – la Lazio è ben in Borsa, l’arbitro Massa è un sabotatore. C’è la responsabilità civile dei giudici, perché non ci sarebbe degli arbitri e dei loro danti causa? Quelli di Massa non sono stati errori, né segni di incapacità, ma decisioni extracalcistiche.
Dà un fallo da ultimo uomo che non è da ultimo uomo. Espelle l’autore del fallo, veniale, benché nessun regolamento lo preveda – in Champions League veri falli da ultimo uomo, a un passo dalla porta, sono stati sanzionati solo con la punizione. Sulla conseguente punizione non vede i calciatori in nettissimo fuorigioco che propiziano il goal. Una sequenza orrenda. Ma non è finita: l’incredibile Massa dà poi un rigore e un’altra espulsione su fallo che non c’era, c’era la simulazione del fallo. Che altro?
Non si può simpatizzare con la Lazio, i suoi punitori sono laziali emeriti, Mancini, Hernanes – il ghigno dell’uno nel postpartita e le bugie dell’altro ne misurano l’etica. All’origine dello sfascio c’è peraltro il presidente laziale Lotito, col suo compare Tavecchio. Ma questo non è sport. Ci hanno speculato? Non vogliono andare in Champions League – i mediocri temono l’eccellenza? Ma un arbitraggio così scandaloso non si può passare sotto silenzio.
Il ghigno di Hernanes e le bugie di Mancini sono stati esibiti, non contestati, alla “Domenica Sportiva”, e questo è un altro lato del problema: lo squallore morale della Rai, che non è una novità. Per altre squadre e atre partire guardano ai millimetri in interminabili falsate moviole, per i furbi - o i veri potenti - onore al merito..

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