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lunedì 20 luglio 2015

Ombre - 276

A quattro giorno dalla firma dell’accordo con l’Iran, una delegazione di industriali tedeschi era già ospite a Teheran. Non la guidava Angela Merkel, come di consueto in queste missioni, ma il suo vice, il socialista Gabriel. La Germania faceva parte del quintetto che ha avallato la bomba iraniana.

Il calciatore Salah rifiuta la Fiorentina, che gli ha dato lustro, per andare all’Inter. Sbarramento dela Fiorentina, con minacce, cause penali, civili, sportive e quant’altro, clausole, firme, tweet avvelenati, contro l’Inter. “Salah non può andare in una squadra italiana”. Salah allora va alla Roma. Non dopo un mese, uno o due giorni dopo. La Fiorentina tace. Sarà chela Roma non è una squadra italiana?

Salah è diventato famoso con la Fiorentina per aver fatto due gol alla Juventus – poi niente più. La Roma lo vuole per questo? E gli raddoppia l’ingaggio. Poi dice che il calcio non è tecnica e passione.

“L’Europa dei tecnici ha fallito”, scrive il Nobel per l’Economia Krugman domenica sul “Sole 24 Ore”. Dopo l’Italia dei tecnici, dunque, un altro fallimento tecnico? Non è proprio così: Draghi alla Bce e gli uffici europei del Fmi mostrano di sapere cosa avviene. Mentre molti politici, Schaüble e tanti capi di governo europei, si sono lasciati abbacinare dalla scelta “tecnica” di porre la Grecia fuori euro. Non è il tecnicismo in questione, la conoscenza dei dossier, ma i “tecnici”, specie se politici.

Questo sito si è sbagliato, un giudice si è trovato a Firenze che ha reintegrato Mallegni a sindaco di Pietrasanta, malgrado i fulmini dei fratelli Manzione fedelissimi di Renzi, l’una sua capoufficio legislativo, l’altro sottosegretario all’Interno. Firenze, cioè Verdini. L’accoppiata Renzi-Verdini riunisce la Toscana che conta.

Si sa, non da oggi, lo sapeva anche questo sito, che se si votasse Grillo vincerebbe su Renzi – e forse anche Salvini. Ma per saperlo dobbiamo aspettare che il “Financial Times” faccia parlare Grillo, il quale dice: “Se si va alle elezioni noi vinciamo”.
Renzi fa tanta paura ai giornalisti italiani? O la servitù è volontaria – l’educazione sovietica (il capo ha sempre ragione) è indelebile.

Non c’è giorno che Tito Boeri, presidente renziano dell’Inps, non abbia un’idea.  Tutte stravaganti. Peggio: fa più lui per dare l’idea di una finanza pubblica incontrollabile che tutti i magnaccioni del mercato messi assieme.
Quando Boeri animava lavoce.info era tutto pepe liberista. Sarà uno dei tanti cavalli di Troia dell’affarismo? La previdenza privata, altro che b uusiness!

Si moriva di amianto nelle fabbriche in Lombardia negli anni 1970-1980. Ma con diversi effetti giuridici. Nel caso dell’Enel e della Franco Tosi senza colpevoli, i Tribunali non ne hanno trovati. Nel caso della Pirelli invece una pletora di colpevoli: tutti i dirigenti. Tutti condannati ora, dopo trent’anni,  a sei e sette anni, anche se ottantenni o novantenni.

Tra gli undici con dannati per le 24 morti provocate dall’amianto alla Pirelli di Milano anche l’amministratore delegato Sierra. Che presiedeva l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Santino di una pagina del “Corriere della sera” per Wolfgang Schaüble, l’eroe della distruzione della Grecia. Un politico di secondo piano, all’ombra di Helmut Kohl, l’unico che Angela Merkel si è tenuto, perché innocuo, un teorico dell’Europa “a più velocità”, cioè gerarchizzata, eletto a sfidante della stesa Merkel, e a paladino dell’Europa. Un giorno diranno che non erano in stanza?

Esso stesso in situazione di default,il “Corriere della sera” si segnala per la cattiveria contro la Grecia. Anche contro le esigenze di una cronaca leggibile, di cui la direzione Fontana si fa bandiera. A opera di un corrispondente da Berlino, ex di Lotta Continua, schiacciato su Schaüble, e di un inviato a Atene, il neo vice-direttore Fubini, che si segnala per un libro su un parente economista nel 1929 a New York, in grado di leggere subito gli aspetti tragici del crac di Borsa. Le buone intenzioni sono micidiali.

Il terzino Romagnoli, in forza alla Roma, che però lo ha prestato alla Sampdoria per appena mezzo milione, ora è fortissimamente voluto dal Milan come pilastro per lo scudetto e naturalmente la Champions. La Roma chiede, per un terzino che non fa giocare, 30 milioni.

Molti giornalisti informatissimi, specializzatissimi, attorno allo Hacking Team, la società di sicurezza informatica bruciata come niente dagli hacker. Nessuno che faccia capire cosa è successo, perché, con qual conseguenze. Non si capisce nemmeno che cosa faceva questo Hacking Team: Internet è il nuovo esoterismo, altro che democrazia.

Il giorno dopo la jugulazione della Grecia, il “Corriere della sera” fa diciotto pagine compiaciute,  con l’eccezione di Paolo franchi e Ivo Caizzi, contro la Grecia stessa. Uno schieramento impressionante di inviati, commentatori e perfino del filologo Canfora, sempre più la maschera di se stesso. Ma le correda con due pagine di foto, che valgono” tutto l’opposto: chi comprerebbe una macchina da Djisselbloem, che la notte della tregenda badava a farsi rieleggere, o Juncker? L vero giornalismo è inconscio?

Marina di Carrara fa appena in tempo a celebrare la bandiera blu di Legambiente che l’Arpa Toscana, l’agenzia per la protezione ambientale, vi proclama il divieto di balneazione: batteri di Enterichia Coli tre volte in eccesso sul limite tollerabile. Bandiere blu, cioè da evitare?

Due anni fa Cassano e Balotelli erano i pilastri della Nazionale. Un anno fa non li voleva nessuno. E tuttora nessuno li vuole, anche se costano poco.


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