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mercoledì 30 settembre 2015

Augusto era Mussolini

Chi uccise nell’aprile 43 avanti Cristo i consoli Irzio e Pansa, per dare Roma a Ottaviano Augusto? Canfora dà ragione a Tacito e Svetonio, due antipatizzanti, e dice che li ha uccisi Ottaviano Augusto. Con l’aiuto di Cicerone. Forse.
Canfora da qualche tempo si diverte, spendendo il credito acquisito come filologo. Si diverte a osannare Togliatti, deridere la democrazia in Atene, demolire Cesare, e sempre a insolentire Augusto. Che pure qualche merito l’ebbe. Qui con poche righe e molti bianchi, tutto il libro è nel titolo.
Il titolo appaia Augusto a Mussolini. Senza dirlo naturalmente, la cosa sarebbe sciocca. Che dirne? Canfora eleva surrettiziamente Mussolini in molti modi. Fin dall’inizio: “Una prima «marcia» su Roma era stata quella di Silla (dopo la battaglia di Porta Collina: 1.XI.82 a.C.), ma contro un governo considerato illegale, quello di Mario e Cinna. Una seconda era stata quella di Cesare (gennaio del 49), ma quando è nei pressi di Roma il Senato e i «legittimi poteri» sono fuggiti in Grecia! La «piccola marcia» di Ottaviano nell’estate del 44 non aveva avuto le dimensioni del colpo di Stato (ma Res Gestae 1 ne parla). È quella dell’agosto 43 la prima vera «marcia su Roma»”. È dunque Mussolini Silla, Mussolini Cesare, Mussolini Augusto.
Un’apologia indiretta, di cui il futuro filologo-detective alla Canfora sicuramente fara colpa a Canfora. Ma in questa chiave meglio non verrebbe un Augusto renziano? Renzi non aveva l’età di Augusto, 19 anni, ne aveva il doppio, ed è stato chiamato a Roma da Napolitano, ma è un rottamatore anche lui e va veloce.
Luciano Canfora, La prima marcia su Roma, Laterza, pp. 87 € 7,50

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