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mercoledì 13 dicembre 2017

Liberarsi col sex-appeal

“In molti campi, oggi, il «fattore umano» ha perso la sua importanza” - oggi era sessantanni fa. , Brigitte Bardot lo riaffermava, per la penna consolatrice di Simone de Beauvoir, la teorica del secondo sesso.
Letto oggi, il saggio (si presenta dome “dialogo”, ma è un saggio), è affascinante perché
improponibile. Non solo il politicamente corretto ma lo stesso femminismo 1960 di cui Simone de
Beauvoir fu precursora non lo consentirebbe. Si poteva essere donna allora, anzi “Il sogno erotico di
milioni di uomini”. Tanto più che nessuna o quasi attrattiva particolare de Beauvour trova in BB: lo
sguardo è fisso sullo schermo, la dizione confusa, la bellezza da sartina… Nemmeno di gran
successo: “Et Dieu créa la femme”, il film dello scandalo, il primo, non incassò un terzo
dell’investimento. Ma la libertà si apprezzava, più del conformismo, e il fascino ancora esisteva.
Il saggio è stato scritto su richiesta di “Esquire”, che lo pubblicò nell’agosto 1959 come
“Brigitte Bardot and the Lolita Syndrome” – la rivista aveva chiesto a Simone de Beauvoir un
commento alla lettura di “Lolita”, che l’aveva colpita, lei rispose con BB. Brigitte Bardot faceva
anche lei un suo cammino di liberazione, certo con un altro appeal – senza rinunciare all’appeal, al
fascino.
Il testo senza le foto, con la copertina della vecchia traduzione di Lerici, 1960, è disponibile online.
Simone de Beauvoir, Brigitte Bardot, Ghibli, remainders, pp. 97, ill. € 6
http://www.kainos.it/numero8/disvelamenti/debeauvoir.html free online

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