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domenica 14 marzo 2021

Indifferenti alla rovina

Con lo stesso quadrangolo del romanzo di esordio di Moravia quasi un secolo fa, la madre vanesia e incapace, i due figli abulici, e l’amante di lei affarista, Leonardo Guerra Seràgnoli prova un aggiornamento. La madre non sa altro che lo shopping compulsivo. Il figlio viaggia, torna da San Pietroburgo, di cui non gli interessa nulla. La figlia ambisce a fare la streamer di videogiochi su you-tube. L’amante si fa cedere, dopo tanti prestiti, il superattico, per una valutazione irrisoria. Un non-plot per un dramma di caratteri. Giocato sulle persone, sui visi. In un’ambientazione da “quartieri alti”, del tipo still - ferma, metafisica. Ma tutto resta a metà.
Il quadrato è d’obbligo per le famiglie in disfacimento da Goethe in poi, da “Le affinità elettive”. Moravia l’ha adattato in chiave di critica sociale, contro “i Parioli”, “la borghesia”. Leonardo Guerra Seràgnoli lo riprende ma senza convincere – forse non convinto. La madre forse è sciocca forse no. I figli forse sono superficiali forse vittime, lei in particolare degli approcci del compagno materno. Solo questi è definitivamente un gaglioffo, ma non sappiamo se sarà punito.
L’incertezza nascerà dal fatto che la “borghesia”, che si voleva putrida al debutto di Moravia nel 1929, è sempre ben attiva – gaglioffi e sciocchi sono sparsi ovunque, la critica sociale oggi non va. Senza contare che i Parioli sono l’ultima residua roccaforte del Pd a Roma.   
Leonardo Guerra Seràgnoli,
Gli indifferenti, Sky Cinema

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