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giovedì 18 marzo 2021

Ombre - 554

Non c’è praticamente Regione che non abbia subito truffe nella fornitura di mascherine e altri materiali igienici anti-covid. A opera di società, speso con socio cinese, di mediazione di forniture cinesi.
 
Non solo sulle forniture, sulle vaccinazioni le Regioni sono state al di sotto di ogni aspettativa. Eccetto probabilmente il Lazio, meglio organizzato, la Campania, la Sicilia e la Puglia, regione con presidenze di rilievo. Compresa la Toscana, che si fa vanto di avere la migliore sanità (la più costosa, con le più alte tasse) d’Italia. Più per incapacità dei finti o para manager della sanità – che per spirito burocratico.
 
L’arbitro Orsato “fa” la partita Chelsea-Atletico Madrid di Champions League che i londinesi dovevano vincere: non vede un rigore in area Chelsea che tutti potevano vedere, con espulsione del difensore, e nemmeno una gomitata volontaria  di un attaccante Chelsea a un difensore Atletico – che poi invece per molto meno espellerà con rosso diretto. Non sono errori: troppo smaccati troppo a senso unico.

Di Maio fa nominare Sorial, suo ex collaboratore, grillino disoccupato, no Tav a tempo perso, alla presidenza, lucrosa, del Tunnel del Monte Bianco - 25 km. di buco, da brivido. Si contesta una galleria per farsene dare una più lunga.


Salvini impone al Cts ristretto, gli scienziati che controllano la pandemia, un ingegnere Gerli, quarantenne, famoso sui social per le scemenze - uno che pare le sballi di proposito, talmente sono cervellotiche. I politici inviati sono riusciti a fare senatori i propri cavalli - insomma, ciuchini.

La Francia non poteva lasciare agli Stati Uniti un primato, nella cancel culture, e non potendo fare di più abolisce i numeri romani. Una sfida agli Stati Uniti che invece cominciano ad amarli, dopo averli adottati qua e là: la partita della Francia per l’autonomia culturale dagli Stati Uniti è sempre complicata.
 
Orrido, affascinante, anticipo del “Corriere della sera” con Ferrarella, il confidente di Davigo e  agiografo di Di Pietro, per raggirare la prevista, obbligata, assoluzione dei vertici Eni nella “corruzione del secolo” (quale?) in Nigeria, dopo otto anni di indagini, con viaggi tutto pagato in Nigeria, e tre anni di udienze: negli affari si pagano mediazioni, ma se le pagano le imprese italiane, pubbliche, quello è un delitto.
Leggere per credere – si capisce poco, ma abbastanza:
https://www.corriere.it/editoriali/21_marzo_16/i-processi-l-equivoco-un-amara-verita-16eb19be-869e-11eb-90f0-a248214a3d06.shtml
 
Come si sapeva, è bastata l’espulsione di Freuler all’andata per dare l’Atalanta alla mercé dei contropiedi madrileni. Una semplice espulsione, non ci vuole molto per decidere un torneo: l’arbitro Stieler è stato perfetto, ha interpretato bene la partita.
 
“Con Sacchi è diventato importante l’allenatore, ma sono i calciatori a fare la differenza”: non ha dubbi Marco Van Basten, commentando il suo precoce abbandono del campo di calcio, dopo l’incidente alla caviglia. Gentile con Sacchi ma preciso.
 
“È tempo di curare la sanità”, apre infine il “Corriere della sera” – con Sabino Cassese. Dopo un anno, abbondante, di chiacchiere, decine di pagine ogni giorno, e oltre 100 mila morti, con calma, certo, senza fretta, ci si può pensare.
 
“Avremmo potuto aumentare le somministrazioni: in 24 ore possiamo passare da 20 mila a 50 mila (vaccinazioni). E invece ci troviamo senza munizioni” – l’assessore ala Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. Si parla si promette, si nominano commissari, e non si fa niente.
 
“Ferrari pesa più di Stellantis” nel portafoglio Exor, la finanziaria degli Agnelli. L’ex Fiat è solo un’affezione, paga di più Loboutin.
 
“Farmaceutica, per i big anti Covid profitti raddoppiati a 71 miliardi”, è l’apertura del “Sole 24 Ore” domenica, vigilia di lockdown: “La rivalutazione (in Borsa) rispetto ai livelli pre-virus è stata di oltre 160 miliardi”.
 
L’intervista di Megan Markle, che Italia 1 continua a riproporre,  è una serie di mine, disseminate con  sceneggiatura cronometrata, ogni 20-25 minuti. Per alimentare una serie di polemiche. O Markle è una discreta attrice, o Wimfrey lo è, la Cbs, chi l’ha sceneggiata.
 
Il cuore iniziale dell’intervista, terreno per una possibile marcia indietro, è lo scandalismo della stampa britannica (ma è inglese), che non le ha lasciato un attimo di tregua. Ma la duchessa di Essex non fa che copiarne il metodo: l’insinuazione.

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