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venerdì 23 aprile 2021

Ombre - 559

Fanno soldi a sei e sette cifre a colpo i leader politici non più in attività, oppure in pausa, con presenzialismi, discorsetti, manate, e qualche lobbying: Matteo Renzi e Janet Yellen (oggi ministro del Tesoro di Biden) sulle orme di Hillary Clinton, Gerhard Schröder, Tony Blair, David Cameron. Suscitando sconcerto, nota Fubini su “7”, come se si approfittassero della fede pubblica. Ma non è peggio - cinque sui sei (ex) leader politici in affari non sono di sinistra?  

“Le Regioni all’attacco”, tuoni e fulmini: il governo si prenda l’impopolarità delle misure restrittive, così che i “governatori” possanp farsi belli paladini dell’apertura. È come al punching-ball.  Bisognerebbe chiedere conto ai “governatori” delle tante vittime della pandemia, per la disorganizzazione della loro sanità.
 
Fra i protestatari Giovanni Toti, 52 anni, presidente della Liguria, vorrebbe “liberi la sera almeno il 9 maggio”: “Penso al 9 maggio, la festa della mamma, una data simbolica per farci un regalo”. Il giovane Toti è stato “delfino” di Berlusconi, per 40 giorni ha anche gestito Forza Italia.
  
“Il giudice Piero Gamacchio, fra i più stimati a Milano, va in aspettativa anticipando la pensione già prevista a luglio”, Luigi Ferrarella, “Corriere della sera”. Motivo: non pagava i conti al ristorante.
E gli altri giudici meno stimati di Gamacchio?
 
Non solo i conti al ristorante, il giudice Gamacchio non restituiva i prestiti. E depositava le sentenze in ritardo – è stato anche “sanzionato per questo”. Ma è un eroe per Ferrarella – a lui gli basta che il giudice Gamacchio abbia condannato Craxi. I giornali sono inappetenti anche perché fatti dai cronisti giudiziari, secondo le loro convenienze cioè.
 
Il “Corriere della sera” intervista l’onorevole Anna Macina, sottosegretaria alla Giustizia, per dire  che Giulia Bongiorno, in veste di avvocato della ragazza (o sono due?) che accusa di stupro un figlio di Grillo ha compiuto atti illegali, diffondendo “atti del processo”. Bongiorno annuncia querela e il “Corriere della sera” ritiene chiusa la questione, pubblicandone l’annuncio. Ma tutto si può dire allora sui giornali?

Nell’evento si scopre che è sottosegretario alla Giustizia, e intervistata in pompa sul maggiore quotidiano, un piccolo avvocato che non riuscì a farsi eleggere al suo paese, Erchie, nemmeno al consiglio comunale. In questo senso la Repubblica si può ben dire democratica, molto.
 
Florentino Perez, aduso in Spagna a tutti i favori, il segreto dell’oro disse di aver trovato. Alberto Agnelli, che molti debiti avea e poche entrate, incantato gli credette. Quella della Superlega di calcio sembra una favola di Esopo.
 
Grillo lamenta il processo di due anni, mediatico, al figlio. Non ha torto. Ma non è la sua giustizia, delle piazze? La giustizia politica non ha padri, ma figli molti.
 
La Roma gioca da un mese con punteggio da retrocessione – due punti in sei partite. Ma non è questo che preoccupa i tifosi. I tifosi si aspettavano il Manchester United, prossimo avversario della Roma in Europa, dove aveva umiliato Totti con un facile 7-0, fosse squalificato per la partecipazione alla Superlega. Non parlavano di altro.  Si dice Schadenfreude, gioire delle disgrazie altrui. Ma c’è altro? C’è solo marcio nel  tifo.
 
Impressionante il quadro (“I gioielli smarriti di Roma”) che “La Lettura” fa di Roma in abbandono. Un elenco smisurato di “tesori divorati dall’abbandono e progetti annunciati e mai partiti oppure partiti  ma mai portati a termine”: ritrovamenti d’epoca romana, testimonianze medievali, capolavori rinascimentali, il Barocco, l’archeologia industriale, il contemporaneo. Un abbandono di cui non si può nemmeno fare carico alla sindacatura Raggi: “Decenni di occasioni perdute”. La Repubblica lavora alacremente, fra sperperi e rinvii, a far pensare male di sé – la migliore Roma è ferma a Mussolini (anche il catasto).
 
Stessa imputazione per Salvini, assoluzione a Catania, condanna a Palermo – rinvio a giudizio. Ma Palermo, il Procuratore Lo Voi che tanto ansiosamente rincorre la promozione alla Procura di Roma, feudo del partito Democratico, ha mandato un siluro a Salvini o gli ha alzato una palla?

In punto di diritto – ipotizzando a Palermo dei giudici tedeschi, quelli italiani col diritto ci giocano, q.b. per la carriera – Salvini non avrebbe rappresentato nella vicenda lo Stato ma solo suoi pregiudizi politici. Lo Stato, addo’ sta? Lo Voi&Co sono fermi allo Stato etico, un po’ fascista? Il ministro dell’Interno, eletto, di un governo votato dal Parlamento, è lo Stato, cos’altro è.

Enrico Letta, segretario del Pd, aveva celebrato in  anticipo la condanna di Salvini a Palermo inneggiando col capitano della Open Arms, lo spagnolo Oscar Camps. Che fine ha fatto la “capi tana”, Carola Rakete? Il Pd ha sempre bisogno di festeggiare con “capitani”? Che cosa?

“Ho insegnato ovunque”, spiega a Gnoli il novantacinquenne Franco Ferrarotti, “tranne la Cina: l’inquinamento avrebbe ucciso i miei polmoni malmessi”. La verità è nei particolari. Specie in queste celebrazioni gloriose della festa della Terra, del famoso patto di Parigi per l’aria pulita, primo sottoscrittore la Cina.  
 
“Sorvolo per carità di patria sui colleghi che paragonavano Conte a Churchill. o che raccontarono la favola surreale di un’Italia «modello mondiale» per la gestione della pandemia”, Federico Rampini, “D”. Perché sorvolare, carità vorrebbe il contrario.
 
E Conte era disarmato – benché benvoluto nella buona massoneria. È – era – tutto nella muscolatura del suo addetto stampa Casalino? Bastano un po’ di manubri, e di pesi?


Si fa scandalo di Draghi che dice Erdogan un dittatore. Dopo che Erdogan ha lasciato senza sedia la presidente della Commissione Europea. Non si ricorda che Erdogan doveva discutere con la presidente della Commissione Ue il suo abbandono, un anno fa, della convenzione internazionale che garantisce alle donne parità di diritti.  Convenzione detta di Istanbul, sottoscritta dieci anni fa nella metropoli turca. Con un altro Erdogan. Essere volubili è privilegio dittatoriale. 

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