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lunedì 6 giugno 2022

L’11 Settembre a Ostia

Un gioiellino dell’autore di “Fatherland” (Hitler ha vinto la guerra) - che poi sarà il grande narratore, da superlatinista, di Cicerone in tre volumi e di Pompei - qualche giorno dopo l’11 Settembre. È l’autunno del 68 a.C, il porto di Ostia, al cuore dell’impero romano, l’unico del Mediterraneo, viene occupato e bruciato, la fotta consolare distrutta, due senatori eminenti presi in ostaggio, con i loro addetti e le scorte armate.
Non è l’unico déja vu. Gli attaccanti non sono avanguardie o emissari di nessuna potenza straniera, nessuno oserebbe sfidare Roma in casa. Sono battitori liberi - i frustrati della terra li dice Harris con le parole di Mommsen, in linguaggio pre-fanoniano: “I dannati di tutte le nazioni, uno stato piratesco con un peculiare spirito di corpo”.
Una curiosità e insieme un ammonimento: il terrorismo non ha posto nella storia, per quanti morti e distruzioni faccia.
Roobert Harris,
Pirates of the Mediterranean, “The New York Times, free online

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