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domenica 24 settembre 2023

Ombre - 686

Il primo necrologio per Napolitano sul “Corriere della sera” è di Mario Monti. Un miracolato in effetti, che Napolitano preparò, con nomina a senatore a vita, per succedere a Berlusconi in un governo del presidente (Monti era entrato in politica con Berlusconi, che nel 1994 lo aveva nominato commissario a Bruxelles, alla cruciale direzione Concorrenza, insieme con Emma Bonino). Lo fece in obbedienza a Sarkozy e Merkel, due emeriti statisti europei per ridere – uno anche variamente condannato. Poi negò la grazia a Berlusconi.
 
A Piazza Armerina Mattarella spiega al pubblico quello che ha appena spiegato al presidente tedesco  Steimeier, che gli accordi di Dublino sull’immigrazione sono ferro vecchio. Il giorno dopo da Berlino il governo tedesco ammonisce l’Italia a rispettare gli accordi di Dublino. Niente ipocrisia, niente garbo, è il diritto. Il problema è che la Germania fa e disfa gli accordi di Dublino come le fa garba.

Stephanos Kasselakis, Goldman Sachs, erede di ricco armatore, giovane, bello, gay, residente a Miami, è il nuovo capo di Syriza. Syriza è la sinistra di Tsipras che governò la Grecia dopo la crisi del debito, attraverso il suo ministro del Tesoro Varoufakis, altro enfant gaté, greco-australiano, governò anche l’Itala, ospite riverito di Fazio e Floris, fisso di Santoro e Fazio, e direttamente col fascino del fondatore incantò Barbara Spinelli, Moni Ovadia, Curzio Maltese e altri intellettuali, che ebbero pure un milione di voti e si deputarono a Strasburgo. Lo diventa senza nessuna gavetta, gli è bastato un video di pochi minuti, in cui rivendica l’orgoglio di essere un figlio di papà, uno che “si è fatto” – anche se non da solo. È questa è la Nuova Sinistra.

Intervista del cardinale Montenegro, già vescovo di Agrigento e quindi di Lampedusa, con Scaramuzzi su “la Repubblica”, tipicamente pilatesca: abbiamo il dovere della misericordia, non c’è niente da fare – “il vento lei riesce a fermarlo?”. Niente sul traffico dei migranti: le masse spedite su barchette in mare aperto, l’organizzazione e i problemi dei trasbordi, lo sfruttamento della povertà. E i bambini a frotte, le donne al nono mese di gravidanza, dopo due e tremila km. nei deserti? Si vogliono aggiornati, ma sono sempre il vecchio prete, che tutto si fa scivolare addosso.
 
Niente dice il cardinale, come del resto il papa Francesco, della barbarie politica africana, di dittatori di ogni genere, generalmente ladri e concussori. Né del razzismo arabo, che schiavizza, proprio, gli africani subsahariani. Una realtà che – loro, a differenza degli italiani – conoscono bene, per la rete intelligente dei nunzi e i tanti vescovi che contano sul campo. Anche la chiesa deve ancora scoprire l’Africa? E perché, se la conosce così bene?
 
Dal niente sporco in cui ha affogatola città, e senza più mezzi pubblici, Atac e Fs fanno una corsa su tre, il sindaco Pd Gualtieri tira fuori dai fondi statali per il Giubileo 14 milioni per Villa Ada, quartiere chic di Roma che lo vota, per il “recupero di edifici abbandonati e fatiscenti e una chiesetta in cui celebrare i matrimoni laici”. La “chiesetta in cui celebrare i matrimoni laici” per il Gioubileo è segno di rara sensibilità. Questo Pd, che non era più comunista, e non è più nemmeno democristiano cos’è? Il partito dei buoni borghesi? Con autista?
 
Stefania Craxi dietro Meloni all’assemblea Onu, è presidente della Commissione Esteri del Senato, e quindi in qualche misura è al lavoro, esplica le sue funzioni. Ma è la figlia dell’ultimo, e unico, capo del governo socialista, che assiste la prima presidente del consiglio ex fascista.
 
Il governo di destra vara i Cpr, per ospitare i “profughi” che dall’Africa arrivano a migliaia ogni giorno in attesa dell’identificazione. Per alleggerire i campi siciliani e calabresi. Ma Bonaccini dice no. E anche Giani – non lo dice ma lo fa - i due presidenti di Regione Pd. Cioè? Libera entrata per tutti ma poi non li vogliamo – che stiano al Sud? Il primo giorno. Il secondo, qualcuno deve avergli ricordato che i Pd è per l’immigrazione libera, tacciono – ma non obbediranno. La Romagna allora rossa murava le case sfitte già cinquant’anni fa, quando ad arrivare erano i meridionali.
 
Zelensky licenzia sei vice-ministri della Difesa. Ottimo, dopo il ministro corrotto via anche i suoi vice. Ma c’erano – ci sono – sei vice-ministri della Difesa in Ucraina? Per dividere più equamente?
 
Si lamenta che “le «tax expenditures»”, le agevolazioni e esenzioni fiscali, “sono ormai a quasi ottocento voci, piccoli e talvolta minimi sussidi per platee ristrette”. E i bolli, diritti, accise, addizionali, oneri di sistema, contributi?

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