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lunedì 12 ottobre 2009

Le cinque piaghe della politica

La cosa peggiore per un paese è non avere un governo: prevale il più forte, il più violento, il più corrotto.
La seconda cosa peggiore è essere governato dalla polizia. In Italia dai giudici, che nessuno elegge, nessuno controlla, e nessuno può contestare, che dirigono le polizie e condannano senza processo. Che quando si fa è sempre lento, lungo, e incerto, una formalità.
La terza è essere governato dall’uomo più ricco d’Italia, che non necessariamente è il migliore - anzi, la ricchezza è sempre sospetta.
Questa sarebbe la disgrazia terza bis: la terza vera è essere governati dai preti, dai talebani per esempio, o dai khomeinisti. Ma in Occidente questo rischio non c’è: solo l’Italia vi era soggetta, da ultimo con Berlinguer, ma Giovanni Paolo II ha spazzato via, se Dio vuole, il clericalismo, che ora ha difficoltà a rientrare per quanto spregiudicato.
La quarta è avere una stampa scandalistica – Gianni Ippoliti ha contato in Italia 71 testate di gossip, noi ne conosciamo di più, chiunque legge lo sa.
La quinta è la democrazia, che vuole essere regolata.
Se si riscrivesse la Bibbia le piaghe sarebbero queste.

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