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martedì 5 gennaio 2010

Ombre - 38

Obama chiude l’ambasciata nello Yemen. Il giorno dopo la Gran Bretagna e la Francia chiudono le loro ambasciate. Ma il terzo giorno Obama riapre l’ambasciata, senza nemmeno avvisare Londra e Parigi.
E che fa la baronessa Ashton, il ministro degli Esteri dell’Unione europea? Niente. Eppure sa l’inglese, è inglese. Pensare che al suo posto fortemente ci ambiva D’Alema… Frattini spiega al "Messaggero" una cosa semplice, che la chiusura di alcune ambasciate europee accresce i rischi per le altre, ma la baronessa evidentemente non ci sente.

Il papa accomuna astrologi ed economisti. È superficiale. Ma è quelle che è appena successo, e sta ancora succedendo: la sagra degli oroscopi.
L’imprudenza – bisognerebbe dire: la strafottenza – del papa vecchio e intellettuale è anche l’inizio di una riconquista della vera ragione? Si è ridotta alle leggi dei semplificatori, che spesso non sono neanche profittatori.

Si fanno grandi conti nei giornali dell'1,2 o del 2,1 per cento di aumento nel 2010 di questo o di quello. Con proteste e cause di Codacons e altre presunte associazioni di consumatori - in realtà di avvocati. Poi quasi tutti i gioanali aumentano il prezzo del 20 per cento, e nessun Codacons lo segnala ai giornali stessi. Benché i giornali siano un settore industriale finanziato dal governo.
Con la stessa larghezza di opinione la Casagit, l'assicurazone medica dei giornalisti, aumenta del 50 per cento in dodici mesi il contributo per il coniuge. Tre volte l'adeguamento delle pensioni al costo della vita. Per esigenze di bilancio, certo, e per garantire l'autonomia dei giornalisti.

La Corte d’assise d’appello di Palermo, la stessa che inscenò la trasferta promafiosa di Torino per sentire il pentito teologo Spatuzza, l’uomo dai cento omicidi, allevia la pena a un Graviano, uno dei boss attesi a testimoniare di fronte allo stesso augusto consesso contro Berlusconi. Il Procuratore capo dell’antimafia Grasso e il sostituto procuratore di Palermo Ingroia ammoniscono severi a non pensare male: “Il giudice è indipendente”. Sì, ma che c’entrano loro? Perché ci ammoniscono? E perché parlano insieme?
Ingroia è quello che accusa di mafia i carabinieri, e il Procuratore capo di Reggio Calabria Pignatone.

Due pagine del Consiglio regionale Calabria per magnificare l’inerzia del suo presidente Bova. Due pagine di pubblicità sui maggiori giornali nazionali, per una spesa piuttosto onerosa. Per lanciare la candidatura dello stesso Bova alle primarie del partito Democratico in vista delle elezioni regionali, contro il presidente uscente della Regione Loiero.
Quanto spenderà Bova se riesce a vincere le primarie? O le due pagine se le è pagate di tasca propria?
Non ci sono giudici in Calabria? Nemmeno contabili?

L’Ufficio Studi della Banca d’Italia rileva che la produzione industriale nel 2009 è scesa al livello del 1984. Di venticinque anni, niente di meno. In volume: il volume delle merci prodotte “nella scorsa primavera si è riportato al livello della metà degli anni Ottanta”. Che non vuole dire niente dal punto di vista economico – l’Italia può avere un’altra struttura produttiva, i valori sono certamente diversi, e che vuole dire, economisti, “volume delle merci”? Il calcolo può avere un significato politico, l’applicazione di tante preziose energie. Ma a favore di chi, dell’Italia?

Severgnini ha sperimentato nei tre giorni di Natale il “vuoto televisivo”: niente sport e niente “approfondimenti in seconda serata”. E sul “Corriere della sera” se ne lamenta, “perché in Inghilterra e negli Stati Uniti non succede così”. Non è vero, negli Usa e nel Regno Unito non ci sono “approfondimenti in seconda serata”, non per Natale – e anche negli altri giorni sono pochi. Ma non è questo il punto: è perché il lettore del “Corriere della sera” ha bisogno di farsi dire, per qualsiasi scemenza, che in America e in Inghilterra fanno tutto meglio, anche Natale in tv?

“L’Alta Velocità fino al Ponte sullo Stretto”. Non è vero, non c’è un progetto e nemmeno un disegno, ma il ministro può dirlo, il “Corriere della sera” non gliene chiede ragione, e in Calabria e Sicilia l’annuncio viene celebrato.

Veltroni voleva una leggina per fare la terza volta il sindaco, prima di spiccare il volo col Pd. Emiliano voleva una leggina per restare sindaco a Bari mentre concorre alla Regione. Piccoli ometti della Provvidenza? O sindaco è meglio di niente?
Poi Emiliano si è ritirato di fronte alla prospettiva di dover concorrere alla candidatura con le primarie, che avrebbe perso. Ma il partito Democratico perché litiga per Emiliano?

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