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domenica 13 maggio 2012

Ombre - 130

“L’Italia non è la Grecia”, è il leitmotiv di questo governo, di Monti, Terzi, Passera, Fornero, e ora del prefetto Cancellieri. Che non si sa cosa intenda dire – non c’è terrorismo in Grecia. Ma, alti burocrati e professori, nessuno ha insegnato a queste persone la buona educazione? O è la sindrome lombarda?

La politica interessa solo a tre italiani su cento, comunica Mannheimer. È per questo che tg e giornali ce la impongono? Per punizione.

O non sarà la disaffezione dalla politica la stessa che allontana dai giornali? Vanno in parallelo – mentre i politici gigioneggiano impuniti. L’opinione pubblica non è attaccare il mulo dove dice il padrone, sia pure politicamente corretto – chi non lo è?

Alla solita cadenza mensile il “Corriere della sera” intervista per una pagina Giuseppe Pisanu. Non altrimenti noto che per avere fatto il ministro di Berlusconi, di cui ora si professa nemico. Che ogni volta dice prossimo il Grande Centro, che non c’è. Che non sia un mago?

Schaüble, il ministro più europeista del governo Merkel, prossimo presidente dell’Eurogruppo, capo della Csu bavarese, del partito cioè da sempre di maggioranza del Land che è diventato il più ricco della Germania grazie all’Europa, all’unione economica col Lombardo-Veneto, dice che senza la Grecia l’euro non soffrirebbe. Invita cioè ad affondare la Grecia. E a continuare su queste basi la speculazione contro la Spagna. Non per cattiveria, evidentemente.

Schaüble sa che ciò che dice non è vero, la Grecia fuori dall’euro crea molti problemi. O non lo sa?

Intervistando Roland Berger, che è il suo vicepresidente, il “Corriere della sera” lo dice ripetutamente consulente della Fiat. A riprova di verginità? Veterotestamentaria, se tra tutti i suoi padroni il giornale rifiuta solo la Fiat - che non ha alcun potere da alcuni decenni.

Travaglio intitola “BerlusMonti” la sua ultima ponderosa fatica. Per vendere ci vuole dunque sempre lui, Berlusconi. Delle cui tante colpe non sarà la più piccola l’avere alimentato questo filone editoriale che affossa le librerie – non entra più nessuno.

Il “Corriere della sera-Roma” fa due pagine contro il sindaco Alemanno e la privatizzazione dell’Acea. Con larghe foto dei critici. Il sindaco è raffigurato in una fotina con questa didascalia: “Alemanno discute con il suo ex portavoce Simone Turbolente davanti al Gran Teatro. Di che cosa parlano? Mistero”. Giornalismo?

Elsa Fornero risponde al sito del “Corriere della sera” e subito si difende sulla riforma delle pensioni, che doveva essere la vera liberalizzazione del lavoro e non lo è stata:
http://www.antiit.com/2012/05/le-pensioni-fornero-una-truffa-legale.html
Abbiamo aumentato i contributi degli autonomi di dieci punti, dice, e questo assicurerà loro una vera pensione. Senza riguardo alle gestioni separate e ai fondi pensione che “garantiscono” pensioni irrisorie. Né alle “spese” di queste gestioni, che possono prendersi fino al 75 per cento dei contributi. Senza pudore.

Sui “costi umani della crisi” deve riflettere “chi ha portato l’economia in questo stato”. Triplice lezione di Monti, al suo convegno “Riforme e crescita”, in dieci parole: 1)non me ne frega niente, 2)altri tagli e altre tasse arriveranno, 3)c’è chi ha “portato” l’economia allo sbando e gli imprenditori al suicidio. Questa di “portare” l’economia è una novità totale nella scienza del ramo.

Il maggiore gruppo editoriale, quello del “Corriere della sera”, che non riesce a trovare un amministratore delegato è una novità assoluta. I manager presentiti hanno rifiutato. L’informazione è infetta?

Litigano i soci Rcs sulla gestione del gruppo. Non sulla redditività, che pure non c’è e dovrebbe essere materia perlomeno di discussione, ma su chi conta e chi no. L’informazione è potere. Solo potere.

Tripudiano “la Domenica Sportiva” e Sky per lo scudetto alla Juventus. Per una sera trascurano il leguleismo per parlare di atletismo. Tanta era stata la paura per gli ascolti e gli abbonamenti in picchiata. Ma non ci riescono: devono sempre dire che, per una volta, il leguleismo va messo da parte. Lo “spirito della giustizia” è così morboso?

Giuliano Ferrara festeggia su Rai Uno (“”è odioso ma godo”) la sconfitta d Sarkozy. Perché aveva pubblicamente irriso all’Italia, al governo italiano, in duetto con Angela Merkel. Fa vedere il duo che ride, nel mezzo della tempesta monetaria, ed effettivamente fanno impressione, Stanlio e Olio, non solo fisicamente. Com’è possibile che l’Europa abbia governanti del genere? E li elogi, perlomeno in Italia.

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