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domenica 3 giugno 2012

Un’Autorità Europea di Garanzia Bancaria

Un organismo europeo “di risoluzione”, o garanzia, sulle banche è un progetto già definito in seno alla Bce, e potrebbe essere varato al Consiglio Europeo a fine mese. Ne è promotore il rappresentante tedesco nel board della Banca centrale europea, Jörg Asmussen. Un economista socialdemocratico, nominato tuttavia alla Bce dalla coalizione cristianodemocratica-liberale di Angela Merkel (su indicazione Karl-Teodor zu Guttemberg, l’ex giovane prodigio della Csu, i cristiano-democratici bavaresi, e ministro della Difesa, che si è dimesso un anno fa per il sospetto di aver copiato la sua tesi di laurea).
Asmussen l’ha elaborato sulla falsariga della Fdic Usa. Un organismo finanziato dalla stesse banche europee, in grado di intervenire autonomamente in ogni minaccia di crisi, e di garantire eventuali ricapitalizzazioni a carico del Fondo di stabilizzazione finanziaria (Efsf). L’“intercapedine” dell’Autorità bancaria dovrebbe consentire un utilizzo rapido del Fondo, uno strumento di cui la Germania ha limitato finora l’uso (per esempio in Spagna nel caso di Bankia) pretendendo una garanzia da parte degli Stati.
Asmussen era stato tra i promotori sei mesi fa delle Long Term Refinancing Operations della Bce a tre anni. Il rifinanziamento delle banche a tassi irrisori, ma ai soli fini degli obblighi di riserva e dei pagamenti interbancari. Che non ha creato distorsioni nel mercato bancario né messo in circolazione liquidità facile ed eccessiva. Ma ha evitato "un improvviso deleveraging", il crollo cioè del rapporto di leva finanziaria tra mezzi propri e indebitamento.
Il deleveraging è stato necessario rispetto agli eccessi del boom, quando le banche s'indebitavano e si esponevano per quaranta e anche cinquanta volte i mezzi propri. Con la crisi persistente si materializzava il rischio opposto, dell'inerzia totale. Asmussen si è acreditato con questa operazione come uomo insieme della Germania e della flessibilità. Al momento della sua nomina alla Bce un anno fa, era accreditato fra gli economisti favorevoli agli eurobond.

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