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mercoledì 1 ottobre 2014

Ombre - 238

I più volenti col De Magistris condannato sono i giornalisti che più hanno beneficiato delle confidenze del giudice. Che giustizia? Che informazione?

Si vuole la ‘ndrangheta dominante a Brescello, il paese di Peppone. Ma su Putin, niente?

Una professoressa di Procedura penale, avvocato stimato, consulente del ministro della Giustizia, bella donna, bocciata al Csm, dove vanno cani e porci: questa era ancora da vedere. O ha giocato la “bella donna”? La bocciatura è stata letta da Maria Rosaria San Giorgio, anch’essa bella donna ma con quindici anni in più, anch’essa neo eletta, ma giudice a differenza della bocciata. di cui ha sentenziato appena convalidata: “Si propone di non convalidare l’elezione dell’avvocato Teresa Bene”.

È vero che a Napoli tutto è possibile – le due belle donne sono entrambe napoletane.
È la giustizia, che è sempre napoletana. Sennò, che spettacolo è?

È pure vero che i giudici non perdonano Orlando. Non possono metterlo dentro ma non gliene faranno passare una.
I giudici non complottano, gli viene spontaneo. Orlando vuole riformare la giustizia, e questo bisogna assolutamente evitarlo: niente più comandi, vacanze ordinarie, retribuzioni (quasi) ordinarie, dove si va a finire? L’indipendenza dei giudici ha bisogno di molti soldi.

Il sindaco di Roma Marino si dice “attratto” dalla drghe: “Vedendo l’energia de Rolling Stones difficile dire ai figli di non usarle”. È una scemenza, e non è nemmeno vero - Jagger e Richards sono sempre vivi perché non si drogano, non si sono mai drogati mentre Brian Jones ne è morto, presto. Ma per dirlo ci vuole Alemanno, l’ex sindaco che Marino ha sconfitto. Come se fosse un’accusa della destra alla sinistra. La quale, di suo, è senza parole?

Salta anche l’ultima inchiesta del De Magistris forzato in Calabria, la Drug Off.  Ottanta arresti in tutta Italia, otto anni di processi, 51 rinvii a giudizio, ora tutti assolti, più 18 assolti con rito abbreviato. Mai successo.

Di Pietro ha vinto tutti  i sui processi, trecento e più, e per la malversazione, accettata in tv, non è stato indagato. De Magistris li ha persi tutti. Di Pietro dunque è tutti noi. Ma in che senso?

Si lamenta il Procuratore Capo di Reggio Calabria Cafiero de Raho: troppi sbarchi, i Carabinieri vengono distolti dalla lotta alla ‘ndrangheta. Ecco perché.

 D’Alema dice “Renzi istruito da Verdini”, e si merita la prima pagina del “Corriere della sera”. Ne farà un “Renzone”? Si è dimenticato di Prodi, De Benedetti e Scalfari che lo affossarono quindici anni fa come “Dalemone”, una copia di Berlusconi? E Verdini, chi era costui?
Ma tutto il Pd sembra ansioso di confermare che Renzi fa bene a rottamare.

Dunque, Napoli si era eletto “Giggino ‘a manetta” – si viene a sapere ora che “Giggino” De Magistria è  a sua volta ammanettato. La cosa più inverosimile del giustiziere condannato per ingiustizia è che la cosa sia così ovvia una volta usciti da Napoli. Non  c’è altro rimedio?

Non perde tempo Paolo Scaroni. Accusato di reati valutari e patrimoniali, si fa intervistare da “Repubblica”, la nemica dei berlusconiani, e dice che ha fatto tutto su suggerimento dell’allora ministro Tremonti. Cosa naturalmente non vera – Tremonti non è un cretino. Ma la viltà è di destra (che differenza da un Greganti!)
Questo Scaroni, un manager rientrato dall’estero senza gloria, deve tutto, presidenze e patrimoni, a Tremonti e ai berlusconiani.

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