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mercoledì 1 ottobre 2014

Delenda Fiat Italia

Sarebbe tutto da ridere, se non fosse triste, il “processo” che la Commissione di Bruxelles ha aperto, con condanna preannunciata, a carico del Lussemburgo per “aiuti di Stato” a favore della Fiat. Non dei milioni di altri domiciliati nel granducato, della Fiat tra tutti. Un processo aperto dall’ex commissario alla Concorrenza Almunia, bieco tedescofilo, un uomo che Berlino ha sempre tenuto col morso stretto, e perfezionato dal suo successore, la danese Vestager, tedescofila promettente.Perché si tratta solo di fare un favore alla Volkswagen. La condanna arriverà a ridosso del debutto della Fiat a Wall Street il 13 ottobre, per rovinare il collocamento..
La Fiat troverà i mezzi per scapolarla. La tristezza sta nel fatto che niente è cambiato a Bruxelles. Abbiamo votato a maggio, anzi non votato, contro una Commissione di lupi mannari. Per ritrovarcene una eguale, anch’essa nominata da Angela Merkel,
Si indaga anche su Apple e su Starbucks, ma per colpire la Fiat. La questione di dove pagano le tasse le multinazionali è reale, ma non è di adesso. Lo è diventata dal giorno, pochi mesi fa, in cui Fiat Finance and Trade è stata domiciliata in Irlanda, Olanda e Londra: l’indagine è subito partita. Volkswagen invece si può liberamente domiciliare per il fisco nel Liechtenstein e a Hong Kong.

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