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venerdì 31 marzo 2017

Vincolo esterno alla pulizia di Roma

Una settimana dopo il vertice europeo per i 60 anni si naviga ancora per Roma come in sogno: chiese, palazzi, piazze, strade, pedonali e carrozzabili, parchi, tutto è visibile e immacolato, senza recinzioni, sbarramenti, impalcature, transenne, cartoni e spazzature, le prepotenze dell’appalto eterno e del potere diffuso. Si è in imbarazzo per buttare la cicca. Perfino il traffico sembra ordinato. Un altro mondo.
È l’Europa il vincolo esterno anche per la pulizia delle città? Quest’Italia costituzional-democristiana, ladra, pusillanime e neghittosa, cerca sempre “vincoli esterni” per fare qualcosa, smuoversi, provvedere al minimo. Sarebbe bellissimo se l’Europa mettesse fine a tutti i falsi appalti e le lavorazioni a sbafo, che si fanno nelle città senza mai risolvere un problema, un problemino, una buca sul marciapiedi.

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